NOTIZIE

Un mese da brivido

Per celebrare l'anniversario dei trent'anni dalla morte di Alfred Hitchcock, Studio Universal e Sky Cinema ne ricordano i titoli indimenticabili.

Omaggio ad Alfred Hitchcok

01.04.2010 - Autore: Francesco Benincasa
Sono passati trent’anni dalla scomparsa del grande “maestro del brivido” Alfred Hitchcock, che scomparve il 29 aprile del 1980 all’età di 80 anni. Insignito del titolo di Gran Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico a pochi mesi dalla morte, onore che gli  valse il prefisso di “Sir”, vinse il Premio Oscar nel 1941 con la pellicola “Rebecca, la prima moglie”, e seppur nominato cinque volte al titolo di Miglior Regista non portò mai a casa la prestigiosa statuetta

Nell’anniversario dei trent’anni dalla scomparsa, Studio Universal (Premium Gallery sul DTT) dedica ad Alfred Hitchcock un intero mese di programmazione ad hoc, con un “mese da brivido” da passare in compagnia dei film indimenticabili, e delle produzioni del regista per il piccolo schermo che ne hanno decretato il successo internazionale, mentre proprio nel giorno della ricorrenza del 29 aprile, anche Sky proporrà un’intera serata dedicata al regista. Andranno in onda infatti su Sky Cinema, a partire dalle ore 21:00, le pellicole “Notorius, l’amante perduta” - film del 1946 con Cary Grant e Ingrid Bergman - e a seguire “L’uomo che sapeva troppo”.  

Ogni giorno di aprile invece, su Studio Universal a partire dalle ore 20:25, andrà in onda uno degli episodi della prima stagione della serie televisiva “Alfred Hitchcock Presents”, l’appuntamento che nella mente dello stesso regista doveva “riportare il crimine in casa, dove esso risiede”. Hitchcock si è infatti distinto, nell’arco della sua carriera, anche come pioniere del mezzo televisivo, realizzando tra il 1955 e il 1965 prodotti per la televisione che contenevano tutti gli elementi chiave del cinema del maestro del brivido: dalla suspense al mistero, passando per una grottesca ironia. La stessa immagine del regista, che compariva in apertura di ogni puntata in un profilo che non sarebbe più stato dimenticato, ne uscì talmente rafforzata da oscurare addirittura quella delle star che prendevano parte ai suoi lavori.

Ogni lunedì, poi, Studio Universal ricorderà il mito di Hitchcock con la messa in onda in prima serata di quattro indimenticabili pellicole: “La finestra sul cortile” - che gli valse la nomination a Miglior Regista nel 1954 - “La donna che visse due volte” - al nono posto nella lista dei cento migliori film statunitensi di sempre, secondo la classifica dell’American Film Institute - “Psyco” - altra nomination agli Oscar nel 1960 per il Miglior Regista - e infine “Gli Uccelli” - considerato uno dei capolavori assoluti di Hitchcock, tratto dall’omonimo romanzo di Daphne Du Maurier.

Ultima chicca da non perdere, per gli appassionati dell’opera del grande regista, la messa in onda lunedì 26 aprile, alle ore 23:35 all’interno dello spazio “Lost & Found” dedicato ai tesori dimenticati del cinema, di “Blackmail” (“Ricatto”), versione originale del film del 1929 che segnò il passaggio dal muto al sonoro per il cinema inglese e nello stesso tempo rappresentò il primo esperimento di doppiaggio in presa diretta. Per sopperire infatti ai difetti di pronuncia della protagonista Anny Ondra, Joan Barry prestò la sua voce all’attrice. Naturalmente, come successo in gran parte delle pellicole dirette da Alfred Hitchcock, anche in “Blackmail” il regista compare per un piccolo cameo, una breve apparizione che per 36 volte si è ripetuta all’interno dei suoi film. Nel libro-intervista con Francois Truffaut (“Il cinema secondo Hitchcock”) lo stesso regista spiegò il motivo di questa bizzarria: “Era strettamente funzionale, perché bisognava riempire lo schermo. Più tardi è diventata una superstizione e infine una gag. Comunque oggi è una gag abbastanza ingombrante, e per permettere alla gente di vedere il film con tranquillità, mi preoccupo di farmi notare nei primi cinque minuti”.

Maestro del brivido, certo, ma dotato di un’ironia davvero fuori del comune.