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Un inglese a Hollywood

Fisico dinoccolato, sguardo furbo e penetrante, Paul Bettany ha in poco tempo conquistato la ribalta internazionale grazie alla sua recitazione aggraziata ed allo stesso tempo finemente istrionica

Paul Bettany

12.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
Fisico dinoccolato, sguardo furbo e penetrante, Paul Bettany ha in poco tempo conquistato la ribalta internazionale grazie alla sua recitazione aggraziata ed allo stesso tempo finemente istrionica.

Londinese classe 1971, il biondo caratterista si è imposto per la prima volta all’attenzione della critica e del pubblico con “Gangster n°1” (id, 2000) di Paul McGuigan, dove recitava al fianco di un altro dotato istrione inglese, David Thewlis.

Il ruolo che lo ha definitivamente imposto anche all’attenzione del pubblico è stato quello del baldanzoso Geoffrey Chaucer nel bizzarro “Il destino di un cavaliere” (A Knight’s Tale, 2001), che ha coinciso con il suo esordio in una produzione hollywoodiana. Da allora Bettany ha potuto scegliere con cura la propria carriera, ritagliandosi soprattutto lussuose e fondamentali parti di “spalla”. Lo ricordiamo quindi efficacissimo accanto a Russell Crowe, prima scatenato nel film premio Oscar “A Beautiful Mind” (id., 2001) di Ron Howard, e poi splendidamente equilibrato nel bellissimo e rarefatto “Master & Commander” (id., 2003) di Peter Weir. Giunto ormai al rango di star di calibro internazionale, Bettany ha poi accettato una delle sfide più ardue che un attore contemporaneo possa affrontare, e cioè lavorare con il geniale Lars Von Trier. Il ruolo di Tom Edison nel controverso ma fondamentale “Dogville” (id., 2003) rappresenta forse il personaggio più emblematico e riuscito della carriera dell’attore: i magnifici duetti con Nicole Kidman hanno messo in luce, se ce ne fosse stato ancora bisogno, la raffinata sottigliezza attoriale di Bettany, splendido in un personaggio stratificato e complesso.

Ed i progetti futuri? Il ritorno sotto la regia di Ron Howard nell’attesissimo thriller “Il codice Da Vinci” (The Da Vinci Code, 2006), tratto dall’omonimo best-seller di Dan Brown; più specificamente, lo vedremo nel ruolo del monaco albino Silas; dunque ancora un personaggio secondario ma importante per la storia: se poi il protagonista del film si chiama Tom Hanks, non si può che essere soddisfatti…