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Un anno di TV generalista

I nostri premi a personaggi e programmi protagonisti della stagione televisiva 2009.

Best of: Tv 2009

18.12.2009 - Autore: Francesco Benincasa
“L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà”, cantava Dalla, e televisivamente parlando, proprio all’anno che sta per passare, lasciando il posto al 2010, rivolgiamo la nostra attenzione, ripercorrendolo in una sorta di “Best of”, ovvero del meglio che la cara, vecchia televisione generalista – una sorta di animale in via di estinzione, con l’avvento del digitale terrestre – ha saputo esprimere nel corso di questi dodici mesi appena trascorsi.
Non si può non partire da colui che probabilmente potrebbe aggiudicarsi - se fossimo in una di quelle serate addobbate di paillettes e lustrini nelle quali si assegnano prestigiose statuette di riconoscimento - il premio di “personaggio maschile dell’anno”, ovvero da quel Paolo Bonolis che in un colpo solo è riuscito nell’impresa di rivitalizzare un Sanremo in evidente crisi di audience, proponendone una versione televisivamente più accattivante e meno ingessata, e in quella di aggiudicarsi ascolti da capogiro con le puntate in prima serata su Canale 5 del suo “Peter Pan”, dove è riuscito a portare in TV la semplicità e l’allegria dei bambini, per la gioia di una televisione che sempre più individua nei piccoli il suo target di riferimento prediletto.

E se si trattasse di costituire una coppia d’oro, affiancando al suo nome quello del “personaggio femminile dell’anno”, non potremmo non farci venire in mente quel momento, realizzatosi proprio durante il Festival di Sanremo, in cui Maria De Filippi varcò la soglia di “mamma Rai” per la prima volta, per raccogliere l’invito di Bonolis.

Ancora una volta, è lei infatti la regina degli ascolti al femminile, forte di un’altra stagione da record del suo “C’è Posta per Te” e della conduzione del talent “Amici”, in grado di sfornare personaggi emergenti capaci di vendere subito parecchi dischi e addirittura di vincere al Festival – vedi alla voce Marco Carta.

Per di più, e proprio allo sprint finale, la “signora dell’Auditel” ha vinto un’altra scommessa con la puntata pilota di “Italia’s Got Talent”, proponendosi in pole position anche per la stagione che verrà.

Paolo Bonolis e Maria De Filippi

Costituita la coppia, possiamo passare a vedere quali sono i “figli prediletti” che nel corso dell’anno si sono affrancati, e che stanno cercando di guadagnarsi un loro giusto spazio televisivo.

Viene in mente subito il nome di Simone Annichiarico, finito sotto i riflettori negli ultimi tempi per il ruolo di conduttore/motivatore nel nuovo “Italia’s Got Talent”, ma già televisivamente conosciuto per l’ottimo “La Valigia dei Sogni”, su LA7: un programma per cinefili ma anche per non addetti ai lavori, che si è sempre proposto di raccontare i dietro le quinte, i luoghi e le curiosità dei grandi capolavori del cinema italiano.

Se si dovesse scommettere su un emergente per la prossima stagione, probabilmente scommetteremmo su di lui, visto anche il balzo enorme rappresentato dall’aver dapprima presentato un “programma di nicchia”, per ritrovarsi (a partire già dalla prossima primavera, a quel che sembra) davanti a milioni di telespettatori, desiderosi di scovare il nuovo talento della penisola.

Simone Annichiarico

Di fianco a lui, sempre parlando di emergenti, ma stavolta al femminile, non si possono non ricordare i primi passi televisivi della ex Miss Italia Miriam Leone, che già durante il concorso aveva dato modo di farsi apprezzare per la sua spontaneità.

La giovane catanese ha saputo mantenere quella freschezza e quella spontaneità che l’avevano fatta emergere, e a partire dall’estate di quest’anno è diventato un volto amico delle mattine in Rai.

Miriam Leone

L’altro nome che non può essere dimenticato, parlando di giovani in rampa di lancio, è quello di Alessandra Amoroso, una che si è vista stravolgere completamente la vita nel corso di un anno, dalla vittoria di “Amici” alle (consistenti) vendite discografiche, fino all’esperienza televisiva in prima serata con Gianni Morandi in “Grazie a tutti”, dove qualcuno si è spinto fino a considerarla una vera “rivelazione”.

Lei ragionevolmente tiene i piedi per terra, confermando di avere una certa personalità, oltre che una gran voce. A proposito, la vedremo e sentiremo ancora prima della fine dell’anno su Italia 1, in seconda serata, domenica 20 dicembre, con il concerto “Senza Nuvole Live” registrato al Limelight di Milano.

Alessandra Amoroso

Venendo ai programmi da ricordare, non c’è dubbio che Milena Gabanelli e il suo “Report” vadano considerati come un elemento prezioso dei palinsesti nostrani, checché ne dicano i detrattori e quanti, prima della messa in onda, avevano fatto temere che il programma non avrebbe avuto la copertura legale da parte della rete Rai.

Le inchieste del programma condotto dalla Gabanelli rappresentano uno dei non troppo diffusi esempi di “alta televisione”, quella che per intendersi riesce a veicolare verso lo spettatore che abbia il gusto di essere informato ed approfondire, messaggi in grado di espandere la propria cultura, il senso civico, il rispetto per la cosa pubblica.

Milena Gabanelli

Ci è poi piaciuta la scelta di “Annozero”, rispetto allo spot da mandare in onda per annunciare la messa in onda settimanale del programma. Nessuna voce impostata e nessun’altra sovrimpressione se non il logo del programma, accompagnato dalle note di “Lili Marleen”, la canzone scritta da un soldato del fronte alla sua amata e immortalata dalla voce di Marlene Dietrich. Una piccola chicca, una ciliegina su una torta che mai come in questa stagione si è rivelata carica di gusto.

I programmi di approfondimento, infatti, hanno registrato un notevole incremento in termini di bacino di audience, con milioni di teste davanti ai vari “Ballarò” di Floris, “Annozero” di Santoro e il sopracitato “Report”.

Annozero

Chiusura obbligata con il programma FLOP dell’anno, che non può che essere quel “La Tribù”, che alla fine, dopo tanti annunci, non è mai andato in onda.

La vicenda legata al programma annunciato, rimandato e infine cancellato che avrebbe visto la conduzione di Paola Perego entra virtualmente in una sorta di guinness dei primati: mai si era arrivati tanto vicini ad una messa in onda prima di ufficializzare l’annullamento di un programma.

La tribù

“L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà”, e i consigli migliori che si possono dare alla cara, vecchia televisione generalista, sono di prepararsi al meglio per fare i conti con la nuova concorrenza digitale e aggiornarsi per evitare di essere lasciata indietro dai tempi che corrono.