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Twin Peaks: il nono episodio apre la strada verso la Loggia Nera

Dopo un episodio 8 altamente sperimentale e disturbante, David Lynch torna a uno stile lineare, ma non mancano le rivelazioni

Twin Peaks

11.07.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
ATTENZIONE: SEGUONO SPOILER SUI PRIMI NOVE EPISODI DELLA NUOVA STAGIONE DI TWIN PEAKS. SIETE AVVERTITI!

Dopo un episodio monumentale come l'ottavo, era inevitabile che David Lynch non facesse il bis e sfornasse invece una parte 9 più lineare. Va ribadito che Lynch ha dimostrato da subito grande rigore nel modo in cui ha portato avanti la terza stagione di Twin Peaks, riuscendo allo stesso tempo a infilare qua e là i suoi vezzi e il suo stile troppo sperimentale per rientrare nelle regole del piccolo schermo, pur raccontando una storia piuttosto comprensibile. Il nono episodio sintetizza alla perfezione questa doppia anima, introducendo personaggi di cui non conosciamo l'identità né lo scopo nella serie (chi sono le due ragazze che parlano nel Bang Bang Bar alla fine?), e inserendo vignette criptiche che solo uno sguardo attento riesce a collocare nel tessuto narrativo (Sylvia Horne appare per pochi secondi ripresa di spalle. Solamente scorgendo il suo nome nei titoli di coda si riesce a capire che sia). Eppure, contemporaneamente, è l'episodio più ricco di “spiegoni” visto finora.

 
In un'ora Lynch ci svela parecchie cose: il collegamento tra Hastings (Matthew Lillard), la bibliotecaria uccisa e il maggiore Garland Briggs. Il motivo per cui il cadavere di Briggs è quello di un uomo sulla quarantina. L'identità dell'uomo che ha assalito “Dougie”. C'è anche spazio per una sorta di reunion di The Hateful Eight, con il ritorno di Jennifer Jason Leigh affiancata stavolta da Tim Roth (un personaggio che presumibilmente rivedremo nei prossimi episodi).
 
Cole e gli agenti FBI finalmente sono sulla traccia giusta per risolvere l'enigma di Briggs, così come lo sono Truman, Hawk e il figlio di Briggs stesso, Bobby (al solito, il portavoce della commozione nostalgica e del legame con il passato), che a Twin Peaks trovano quelle che presumiamo essere le coordinate della Loggia Nera. Le due indagini sembrano convergere verso lo stesso punto e si intravede un'apertura verso l'atto finale della stagione, ora che siamo giunti a metà del suo corso.

 
Insomma, potremmo definire la nona puntata di “The Return” come un episodio di passaggio. Ma non è di certo un episodio creato per prendere tempo, bensì un necessario tessuto connettivo tra l'anima più folle ed ermetica di Lynch e le pressanti richieste della narrazione seriale. E ora che Lynch ci ha messo sulla strada, ha posizionato tutte le pedine, ha iniziato (forse) a risvegliare il Cooper buono e ci ha dato una spintarella, siamo pronti a gustarci le prossime nove ore di quest'opera unica e affascinante.
 
Twin Peaks è attualmente in onda su Sky Atlantic HD. I nuovi episodi sono disponibili nella versione italiana ogni venerdì alle 21.15.