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The Walking Dead: la recensione dell'episodio 7x12, “Hostiles and Calamities”

Eugene e Dwight al centro della nuova puntata della serie: insieme potrebbero diventare il punto debole di Negan

The Walking Dead

27.02.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
AVVISO: SPOILER DALL'EPISODIO 7x12
 
Una puntata di passaggio “Hostiles and Calamities”, l'episodio 7x11 di The Walking Dead che, dopo l'infornata di eventi della settimana scorsa, tira il freno ed esamina due personaggi che avranno sicuramente ruoli importanti, anche se peculiari, nel corso della parte finale della stagione. Da una parte c'è Eugene (Josh McDermitt), catturato da Negan affinché produca per lui munizioni, dall'altra Dwight (Austin Amelio), che già sappiamo essere l'anello debole della catena di comando di Negan.

 
La puntata ce li mostra in rapporto proprio allo spietato leader dei Salvatori interpretato da Jeffrey Dean Morgan. Eugene, un codardo consapevole, accetta molto presto la sua nuova condizione di vita alla base dei Salvatori, dove gli viene data una stanza privata con tutti i comfort. Ma si trova altrettanto presto coinvolto, suo malgrado, in un piano ordito dalle mogli di Negan, che vorrebbero sfruttarlo per fargli produrre una tossina in grado di uccidere il loro dispotico “marito”. Eugene inizialmente accetta, convinto che la pillola sia per una delle mogli, intenzionata a farla finita.
 
Nel frattempo, Dwight viene incaricato di ritrovare sua moglie Sherry, fuggita dopo aver probabilmente lasciato scappare Daryl. La conferma arriva quando Dwight confronta la scrittura di Sherry (una lettera da lei scritta dopo la fuga) con quella sul bigliettino trovato da Daryl che lo invitava a scappare. È stata dunque proprio Sherry a far fuggire il prigioniero, stufa di sottostare alla follia di Negan. Dwight decide dunque di attuare un piano per convincere Negan di aver ucciso Sherry dopo che questa era stata attaccata da degli zombie: infila un bigliettino di Sherry nella scrivania del dottore e fa ricadere la colpa su di lui. Quando Eugene vede il trattamento che Negan riserva ai traditori – Negan lancia il medico nella fornace senza pietà – capisce che le mogli lo hanno raggirato e rifiuta di aiutarle.

 
Alla fine dell'episodio, Eugene e Dwight si parlano e confermano l'un l'altro di “essere Negan”. Ma sarà vero l'atteggiamento passivo di Eugene? È chiaro che Dwight sarà quello che per primo tradirà il suo capo, per ovvie ragioni personali. Ed è chiaro anche che il punto debole di Negan sta proprio nella sua cieca convinzione di aver spaventato tutti al punto da sottometterli. È convinto della versione di Dwight perché è sicuro che il suo braccio destro non rischierebbe mai la morte per ragioni personali. E se il pragmatico Eugene avesse capito tutto questo e stesse solamente fingendo la sottomissione per poter agire dall'interno dei Salvatori? Difficile dirlo, a questo punto, perché Eugene è davvero un codardo. Ma il loro incontro al termine dell'episodio non fa che confermare che questi due, insieme, potrebbe essere la miscela volatile necessaria per far saltare in aria la fortezza di Negan.