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The Hottest State

Ethan Hawke dirige i suoi giovani attori nella partituta di un rapporto controverso e altalenante; la generosità degli interpreti conduce lo spettatore lungo un percorso emozionale senza dubbio coinvolgente, ma non del tutto efficace

The Hottest State

12.04.2007 - Autore: Eva Gaudenzi
L’attore e sceneggiatore Ethan Hawke scrisse “The Hottest State” nel 1996: romanzo autobiografico incentrato sul difficile passaggio dall’adolescenza all’età adulta.
Il protagonista si chiama William, giovane attore nato in Texas (appunto ‘the hottest state’) e trapiantato a New York proprio alla vigilia del suo ventunesimo compleanno. A New York s’innamora perdutamente di Sarah, l’affascinante e imprevedibile cantautrice che gli spezzerà il cuore.
La trasposizione cinematografica del romanzo segue William (Mark Webber) nei suoi turbamenti più profondi: la rabbia per un amore non più corrisposto e il ricordo del padre traditore, che abbandona suo figlio per rifarsi una vita con un’altra donna.
Secondo una riflessione dello stesso regista, ‘il passato è sempre vivo e presente in ogni momento della nostra vita e muta a seconda dei cambiamenti del nostro punto di vista e della nostra capacità di comprendere le cose’. Attraverso questa chiave di lettura, Ethan Hawke dirige i suoi giovani attori (il talentuoso Mark Webber e la bellissima Catalina Sandino Moreno)  nella partituta di un rapporto controverso e altalenante. La generosità degli interpreti condurrà lo spettatore lungo un percorso emozionale senza dubbio coinvolgente, ma non del tutto efficace. Nonostante la gran quantità di elementi che la sceneggiatura mette in gioco, la struttura del film non subisce mai grossi cambiamenti. Rispetto al tenore del precedente “Chealsea Walls”(2001), “The Hottest State” (in concorso, nella sezione 'Orizzonti') si aggiudica comunque il merito di essere geniunamente ‘personale’ e scandito da una forte partecipazione emotiva.     
     
Proveniendo da un’ottimo percorso sia teatrale che cinematografico, Ethan Hawke gestisce la recitazione dei suoi attori nel migliore dei modi. Lascia ai giovani la possibilità d’improvvisare e ritaglia per se stesso il bel ruolo di Vince, padre di William.