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Terence Winter sul finale di Boardwalk Empire: “Si chiude il cerchio”

SPOILER: il creatore della serie commenta la conclusione dell'epica saga di Nucky Thompson

Boardwalk Empire

27.10.2014 - Autore: Marco Triolo
Attenzione: SPOILER sul finale di Boardwalk Empire
 
Si è conclusa dopo cinque stagioni Boardwalk Empire, la serie ambientata negli anni del Proibizionismo e concepita da Martin Scorsese e Terence Winter, sceneggiatore di The Wolf of Wall Street. Il finale non ha risparmiato il protagonista Nucky Thompson (Steve Buscemi), abbattuto da tre colpi sparati da Tommy Darmody, il figlio adolescente del suo ex protetto Jimmy. Ovviamente sul Boardwalk di Atlantic City, e dove altro?
 
“Questo finale è stato molto personale e soddisfacente – ha dichiarato Winter – Nucky è stato la causa del suo male, è un atto di tradimento che chiude un cerchio”. L'autore si riferisce al fatto che lo stesso Nucky aveva ucciso Jimmy nel finale della seconda stagione. Poco importa che la figura storica a cui era ispirato Nucky Thompson, il quasi omonimo Nucky Johnson, sia morto in una casa di cura a Northfield, New Jersey, alla veneranda età di 85 anni. “Nella storia vera, Nucky sparì nell'anonimato, ma il nostro Nucky non è Nucky Johnson e il finale ci sembrava la scelta più drammatica, il modo migliore per chiudere la sua vita”.
 
Ma se Nucky non fosse morto, dove sarebbe finito? “Probabilmente avrebbe affittato un appartamento all'El Dorado di Manhattan e avrebbe vissuto la vita del businessman in pensione. Forse quei piani sarebbero durati due settimane prima che si rimettesse nei guai. Ma non avrebbe mai vissuto con Margaret. Dal loro sguardo entrambi sapevano che quello sarebbe stato l'addio definitivo”. Winter era certo che questo sarebbe stato il finale giusto e ha ribadito che, se potesse tornare indietro, rifarebbe tutto allo stesso modo.
 
Per finire, una riflessione: ciò che ha attirato l'autore al libro di Nelson Johnson “Boardwalk Empire: The Birth, High Times and Corruption of Atlantic City”, è il fatto che l'America non è cambiata poi molto dagli anni '20. “Ancora oggi si discute sul controllo delle nascite, c'è ancora gente che torna dalla guerra e il giro d'affari legato alla droga è molto simile a quello del Proibizionismo”.
 
Fonte: Deadline