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Stasera in TV: Mezzanotte nel giardino del bene e del male, dove Eastwood si scontrò col Voodoo

Vale la pena riscoprire il film più misterioso del grande regista, qui al timone di un cast in stato di grazia.

22.02.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Un'occasione particolare quella che si offre al pubblico di Iris, alle 23:15 di stasera, lunedi 22 febbraio: il palinsesto propone Mezzanotte nel giardino del bene e del male, film di Clint Eastwood da molti dimenticato. A torto.

Il film. John Kelso, giovane giornalista newyorchese, viene inviato in Georgia per scrivere un servizio su un party natalizio molto famoso organizzato ogni anno da Jim Williams, cittadino eccentrico, antiquario, che ha fatto fortuna restaurando e vendendo molte di quelle case del 18º e 19º secolo che caratterizzano la città. La sua stessa residenza risale al 1860 ed è un elegante palazzo nel tipico stile del sud degli Stati Uniti. Ma quest'anno il party assume tinte drammatiche. Billy, che lavora nel palazzo, viene trovato morto e dell'omicidio è accusato Williams, di cui Billy era amante e convivente.



Dietro le quinte. Tratto dal libro di John Berendt, con qualche licenza (come l'aver unificato in uno solo i diversi processi svoltisi), è tratto da fatti di cronaca accaduti realmente. Come reali sono molti degli elementi e dei personaggi, scelti dagli stessi abitanti di Savannah, Georgia. Gli invitati alle feste di Jim Williams, l'avvocato dello stesso e alcuni membri della famiglia, ma su tutti il transessuale Lady Chablis, che interpreta se stessa, e il "bulldog della Georgia" Uga, mascotte della Università, in realtà figlio del quarto, raccontato dal romanzo. Ma farà piacere ai fan di Clint Eastwood avere l'ennesima conferma della sua irreprensibilità: nessun nepotismo nell'ingaggio della figlia Alison, che per assicurarsi il ruolo di Mandy Nichols dovette sottoporsi a tre provini e numerose letture e test video.

Perché lo amiamo. Per le atmosfere. E le ambientazioni vecchio Sud, evidentemente tanto care allo stesso regista, un uomo legato alle tradizioni nazionali più di quanto i suoi film mostrino a volte. L'affresco attoriale e registico ha un ritmo a tratti diseguale, ma anche per questo rende ancora più reale lo spaccato di vita messo in scena. I personaggi si alternano, ma su tutti c'è Savannah e le sue convenzioni. E il miglior 'consiglio' che si sia sentito da molto tempo a questa parte: "ho imparato a credere qualunque cosa sul conto di chiunque". Chiosa dell'ennesimo scambio surreale che ci regala il film.



La scena da antologia. "E poi chi porta a spasso Patrick?", risponde Kevin Spacey a un incredulo John Cusack mentre passeggiano per Forsythe Park portando a spasso Uga e seguendo, non solo con lo sguardo, il signor Glover che cammina con il suo guinzaglio vuoto come se fosse la cosa più normale del mondo… Ma, senza rovinare la sorpresa a nessuno riguardo la conclusione della storia, sarebbero da segnalare anche la lezione di Minerva nell'ora dei morti, le mosche di Luther o lo spettacolino della "imperatrice" nera Lady Chablis.

I Premi. Poco e niente. Ignorato dai più famosi riconoscimenti, il film raccolse solo un premio della Society of Texas Film Critics per Kevin Spacey miglior attore non protagonista, e nomination sparse da GLAAD Media Awards (Miglior film della grande distribuzione), Online Film & Television Association (rivelazione maschile a Lady Chablis) e Political Film Society (Premio per i diritti umani).

Dove e quando. Alle 23:15 su Iris, canale 22 del Digitale Terrestre e 11 di TivùSat.