Stasera alle 21:10 su MTV 8 ritorna in TV Will Hunting - Genio ribelle, il film che ha lanciato le carriere di Matt Damon e Ben Affleck, protagonisti e sceneggiatori premiati con l'Oscar nel 1998. Questo dramma diretto da Gus Van Sant ha fatto anche vincere a Robin Williams il suo unico Oscar nella categoria migliore attore non protagonista. Messi da parte i premi, siamo davanti a un film che non invecchia, perfetto per fare innamorare qualsiasi giovane che voglia approcciarsi al buon cinema USA, lontano da franchise multimilionari, prequel, sequel, remake. I fan del cinema di Gus Van Sant hanno storto un po' il naso, in realtà quello che il regista mette davanti ai nostri occhi è un solido dramma composto da performance sempre notevoli, dialoghi memorabili e momenti toccanti.
IL FILM: Will Hunting è un ragazzo di South Boston profondamente traumatizzato dagli abusi del padre. E' diventato anche lui un violento, facilmente irascibile e pronto a mettersi nei guai con la legge tutte le volte che viene coinvolto in una rissa. Questa è la sua vita quotidiana, quello che nessuno sa è che il ragazzo è geniale, altamente intelligente e in grado di essere un vero mago con la matematica. All'ennesimo arresto viene costretto a sottoporsi alla terapia con uno psicologo. A seguirlo sarà Sean, il dottore interpretato da Robin Williams. Inizialmente restio a frequentare lo psicologo, Will imparerà a fidarsi di lui, dato che Sean è l'unico che riesce ad aiutarlo a confrontarsi con i traumi del suo passato, il solo modo per affrontare il suo presente e il suo futuro.
IL FILM: Will Hunting è un ragazzo di South Boston profondamente traumatizzato dagli abusi del padre. E' diventato anche lui un violento, facilmente irascibile e pronto a mettersi nei guai con la legge tutte le volte che viene coinvolto in una rissa. Questa è la sua vita quotidiana, quello che nessuno sa è che il ragazzo è geniale, altamente intelligente e in grado di essere un vero mago con la matematica. All'ennesimo arresto viene costretto a sottoporsi alla terapia con uno psicologo. A seguirlo sarà Sean, il dottore interpretato da Robin Williams. Inizialmente restio a frequentare lo psicologo, Will imparerà a fidarsi di lui, dato che Sean è l'unico che riesce ad aiutarlo a confrontarsi con i traumi del suo passato, il solo modo per affrontare il suo presente e il suo futuro.
PERCHE' LO AMIAMO: C'è tutto in Will Hunting, sentimenti, dramma, risate e una riflessione importante sulla fase più delicata della vita di ogni giovane: quel momento in cui un ragazzo si trasforma in un uomo. Da una parte il tocco di Gus Van Sant, dall'altra una sceneggiatura abbastanza classica che include però importanti colpi di scena emotivi. Robin Williams spiazza lo spettatore spingendo sul lato drammatico del suo personaggio senza mai abbandonare la sua verve comica. Damon gli tiene testa tirando fuori lati emotivi del suo talento che non abbiamo più visto nella sua filmografia pur sempre impeccabile (all'epoca l'attore aveva ventotto anni). Ecco un film indipendente che risuona come un blockbuster e cioè un'opera in grado di colpire il grande pubblico.
Film così oggi avrebbero difficoltà ad arrivare sugli schermi ed essere distribuiti a livello mondiale. Lo amiamo perchè rappresenta la perseveranza di Damon e Affleck, i due autori della sceneggiatura qui nell'ultimo momento in cui erano due "signor nessuno".
Film così oggi avrebbero difficoltà ad arrivare sugli schermi ed essere distribuiti a livello mondiale. Lo amiamo perchè rappresenta la perseveranza di Damon e Affleck, i due autori della sceneggiatura qui nell'ultimo momento in cui erano due "signor nessuno".
DIETRO LE QUINTE: E' stato lo stesso Damon a paragonare Will Hunting a Rocky, non per la storia del film ma per gli eventi produttivi antecedenti alle riprese. Stallone, autore della sceneggiatura di Rocky, aveva lottato tanto per interpretare il ruolo. A un certo punto i produttori gli avevano perfino offerto un assegno di duecentocinquantamila dollari per rinunciare. Lui aveva detto di no. La stessa cosa è successa a Matt Damon: "Credetemi, volevano davvero togliermi di mezzo - ha detto l'attore, sottolineando come nessun produttore volesse fargli interpretare il ruolo del protagonista - Continuavano a dire: 'Leonardo DiCaprio sarebbe perfetto per il ruolo'. Ogni che volta dicevano "Non potete interpretarlo voi", noi rispondevamo: "Invece sì, è già successo in passato'. La storia di Sylvester Stallone mi ha cambiato la vita. Ha dimostrato di avere coraggio incredibile e ha cambiato il corso delle nostre vite".
LA SCENA DA ANTOLOGIA: Tra tutte le grandi scene del film vince ovviamente l'abbraccio finale tra Damon e Williams con il protagonista che per la prima volta si lascia andare al pianto tra le braccia dello psicologo. "Non è colpa tua" - gli ripete il dottore svariate volte, mentre il ragazzo scoppia in lacrime.
DOVE E QUANDO: Stasera, 16 febbraio 2016, alle ore 21:15 su MTV 8.
DOVE E QUANDO: Stasera, 16 febbraio 2016, alle ore 21:15 su MTV 8.
