Se avete amato il grande classico di George Orwell non temete, non sarete delusi dallo spettacolo offerto da Babe - Maialino coraggioso, alle 19:20 su Italia 1. Anche stavolta la forma bucolica e 'vietata ai maggiori' nasconde insegnamenti tra risate e colpi di scena.
Il film. L'incontro tra Arthur e Babe, scelto in un allevamento di maiali per esser messo in palio a una fiera di paese australiana, avviene per caso, quando il contadino ne indovina il peso esatto. Destinato all'ingrasso dalla moglie Esme, intenzionata a farne la portata principale del pranzo di Natale, Babe farà la conoscenza di tutti gli animali della fattoria e dei loro compiti, finendo per conquistarsi un posto tra i cani da pastore Fly e Rex e imparandone il lavoro… Al punto da sostituirli in un concorso riservato alla categoria, sorprendendo tutti.
Dietro le quinte. L'atmosfera idilliaca mostrata dagli animali protagonisti purtroppo non ebbe un effetto positivo sugli umani impegnati nel film, soprattutto sul produttore George Miller e il regista Chris Noonan, che lamentò di esser stato quasi mobbizzato da Miller, accusato di aver tentato di escluderlo dai crediti finali. Accusa ovviamente negata dall'interessato, che non a caso decise di dirigere personalmente il sequel Babe va in città di questo adattamento del romanzo del 1983 di Dick King-Smith sul quale era stato lavorando da una decina di anni. E che richiese per le riprese almeno una trentina (secondo alcuni quasi cinquanta) diversi maialini per il ruolo di Babe, a causa della velocità con la quale crescevano.
Perché lo amiamo. Perché amiamo i maiali, in generale, troppo spesso discriminati e ingiustamente accusati di colpe non meritate. Ma, nello specifico, per la delicatezza e l'intelligenza nell'offrire una versione moderna, spiritosa e valida della più celebre Fattoria degli Animali di George Orwell, utopia allegorica di altri tempi alla quale è impossibile non pensare nel vedere il film. E per la dimostrazione di come una risorsa da sfruttare possa rivelarsi un asset ben più importante del previsto o, addirittura, un elemento capace di migliorarci come esseri umani. E poi per gli effetti visivi della Rhythm & Hues Studios e il Jim Henson's Creature Shop!
La scena da antologia. Più che una scena, il corollario a molte di esse… Ossia il coro da tragedia greca composto dai tre topolini di campagna che cantando ('Blue Moon', 'Votre toast' della Carmen e 'If I Had Words' di Scott Fitzgerald) sottolineano momenti importanti nello sviluppo della vicenda o ne introducono i diversi capitoli.
I Premi. Numerosi, ma su tutti vanno segnalati il Premio Oscar 1996 per Migliori effetti speciali vinto da Scott E. Anderson, Charles Gibson, Neal Scanlan e John Cox (su 7 nomination), il Golden Globe per la miglior Commedia o Muical e il Saturn Award della Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films per il Miglior Film Fantasy.
Dove e quando. Alle 19:20 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e di TivùSat.
Il film. L'incontro tra Arthur e Babe, scelto in un allevamento di maiali per esser messo in palio a una fiera di paese australiana, avviene per caso, quando il contadino ne indovina il peso esatto. Destinato all'ingrasso dalla moglie Esme, intenzionata a farne la portata principale del pranzo di Natale, Babe farà la conoscenza di tutti gli animali della fattoria e dei loro compiti, finendo per conquistarsi un posto tra i cani da pastore Fly e Rex e imparandone il lavoro… Al punto da sostituirli in un concorso riservato alla categoria, sorprendendo tutti.
Dietro le quinte. L'atmosfera idilliaca mostrata dagli animali protagonisti purtroppo non ebbe un effetto positivo sugli umani impegnati nel film, soprattutto sul produttore George Miller e il regista Chris Noonan, che lamentò di esser stato quasi mobbizzato da Miller, accusato di aver tentato di escluderlo dai crediti finali. Accusa ovviamente negata dall'interessato, che non a caso decise di dirigere personalmente il sequel Babe va in città di questo adattamento del romanzo del 1983 di Dick King-Smith sul quale era stato lavorando da una decina di anni. E che richiese per le riprese almeno una trentina (secondo alcuni quasi cinquanta) diversi maialini per il ruolo di Babe, a causa della velocità con la quale crescevano.
Perché lo amiamo. Perché amiamo i maiali, in generale, troppo spesso discriminati e ingiustamente accusati di colpe non meritate. Ma, nello specifico, per la delicatezza e l'intelligenza nell'offrire una versione moderna, spiritosa e valida della più celebre Fattoria degli Animali di George Orwell, utopia allegorica di altri tempi alla quale è impossibile non pensare nel vedere il film. E per la dimostrazione di come una risorsa da sfruttare possa rivelarsi un asset ben più importante del previsto o, addirittura, un elemento capace di migliorarci come esseri umani. E poi per gli effetti visivi della Rhythm & Hues Studios e il Jim Henson's Creature Shop!
La scena da antologia. Più che una scena, il corollario a molte di esse… Ossia il coro da tragedia greca composto dai tre topolini di campagna che cantando ('Blue Moon', 'Votre toast' della Carmen e 'If I Had Words' di Scott Fitzgerald) sottolineano momenti importanti nello sviluppo della vicenda o ne introducono i diversi capitoli.
I Premi. Numerosi, ma su tutti vanno segnalati il Premio Oscar 1996 per Migliori effetti speciali vinto da Scott E. Anderson, Charles Gibson, Neal Scanlan e John Cox (su 7 nomination), il Golden Globe per la miglior Commedia o Muical e il Saturn Award della Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films per il Miglior Film Fantasy.
Dove e quando. Alle 19:20 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e di TivùSat.
