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Stasera in TV, 9 settembre: sogni on the road in Basilicata Coast to Coast

L'esordio alla regia di Rocco Papaleo ha del favolistico, e - secondo molti - del favoloso...

09.09.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Un esordio coi fiocchi quello del lucano Rocco Papaleo, geniale nel raccontare il suo paese con fantasia in un originale film On the Road. Questo è Basilicata Coast to Coast, e molto altro, grazie alla storia messa in scena dal quartetto di amici completato da Alessandro Gassman (ritrovato poi dall'amico regista nella sua terza prova, Onda su onda), Paolo Briguglia e un 'diversamente loquace' Max Gazzè.

Il film. Una commedia musicale, un viaggio denso di imprevisti e di incontri rocamboleschi che porta una combriccola di musicisti a mettersi in cammino al ritmo delle loro strofe musicali per partecipare al Festival del teatro-canzone di Scanzano Jonico, attraversando a piedi la Basilicata. La strampalata impresa li vedrà percorrere strade secondarie sullo sfondo di paesaggi rurali incontaminati e di piccoli paesi sperduti, nell'intento di trascorrere dieci giorni lontano dalla quotidianità delle proprie vite. Molte cose cambieranno in questo itinerario speciale e terapeutico, che rappresenterà per ogni personaggio un percorso interiore e segnerà comunque il giro di boa della propria vita.



Dietro le quinte. Stando alle stesse parole di Rocco Papaleo, per il suo esordio l'attore e regista ha "scritto la storia come se fosse un insieme di note musicali", decidendo "a quel punto" di radunare "attori che erano come i musicisti perfetti". E con loro si è messo in gioco, attraversando i comuni lucani di Maratea, Trecchina, Lauria, Tramutola, Spinoso (Lago di Pietra del Pertusillo), Aliano, Scanzano Jonico, i calanchi, Nova Siri e la città fantasma di Craco vecchia. Non sorprende, quindi, che la stessa Regione Basilicata abbia accettato di farsi carico della produzione esecutiva, finanziando il progetto filmico per la promozione dell'immagine della Basilicata…

Perché vederlo. I detrattori lo hanno definito "Bislacco" e "sconclusionata sciocchezzuola", immaginatevi gli entusiasti… "Un'idea bella e commovente", "Struggente, randagio, emozionante", "una bella fuga all'italiana" oltre che ricco di spontaneità, dolcezza, voglia e "magnifiche musiche": queste le coordinate per un film "ben recitato e ben girato, "piccolo", "fragile", "confusionario e piacevole", in definitiva genuino. Considerato che non sono molte le Opere - anche non 'Prime' - a poter vantare una tale presentazione, né molti i Road Movie italiani (e così riusciti), val davvero la pena di seguire questo folle viaggio del quartetto di 'sognatori di provincia' in cerca di ricordi, passati e futuri.



La scena da antologia. Abbiamo scelto la scena in cui il leader dei Briganti blocca lo scanzonatissimo gruppo alla ricerca della sua fidanzata, che si è aggregata a loro e proprio da lui sta fuggendo. I quattro amici e le due ragazze si stanno nascondendo in una sorta di tunnel scavato nella roccia. L’atmosfera richiama quella dei film western, con i cattivi che arrivano al galoppo mentre i buoni tremano con il terrore dipinto sul volto.Si perché i Briganti vanno a cavallo, indossano un mantello nero come Zorro e vestono come nell’ ‘800, ma portano sempre il casco per mantenere l’anominato. Sono una delle trovate più brillanti del film, surreale proprio come l’atmosfera di tutto il racconto. Mentre la ragazza si nasconde nella custodia del contrabbasso, il leader dei Briganti interroga i musicisti e li minaccia, per cui Gassman basito domanda “Ma che fa, ci impicca?”. Una rapida inquadratura sui quattro ammutoliti e impauriti e uno dei Briganti riporta il racconto al suo tono ironico, facendo notare al capo che gli pare “un poco esagerato”. E lì il leader non insiste nella ricerca ma viene preso dal delirio del supereroe, invitando il gruppo (l’inquadratura di tutti i Briganti allineati a cavallo è esilarante) a ricordare la loro missione, facendo loro ripetere in coro: “Cerchiamo la vittoria per entrare nella storia”. Ed è strepitoso il commiato, con il leader che li saluta con un “Hasta la victoria” e Gassman che commenta “Ormai è tutto contaminato”

I Premi. Miglior Regista Esordiente o Miglior Opera prima secondo la giuria dei Globi d'Oro, della Federazione Italiana Cinema d'Essai, dei Nastri d'Argento (che hanno premiato anche la colonna sonora di Rita Marcotulli) e dei David di Donatello. Anche questi ultimi, tra le otto nomination concesse al film, scelsero di riconoscere al film il merito della Miglior Colonna Sonora e dlla Miglior Canzone (la 'Mentre dormi' di Max Gazzè).

Dove e quando. Alle 23:31 su Canale 5, canale 5 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.