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Stasera in TV, 7 ottobre: I nostri ragazzi, lo specchio nel quale non vogliamo guardare

In sala con l'altrettanto rivelatore La vita possibile, Ivano De Matteo conferma la sua capacità a rappresentare le nostre debolezze e criticità

07.10.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Un film senza tempo, nonostante sia del 2014, quello diretto da Ivano De Matteo (attualmente in sala con l'ottimo La vita possibile) e interpretato da Alessandro Gassmann, Giovanna Mezzogiorno, Luigi Lo Cascio e Barbora Bobulova. I nostri ragazzi potrebbe essere un film di oggi come di cinque anni fa, o più, tanto le domande che pone e i conflitti che esaspera costringendoli a emergere sono universali e - purtroppo - attuali.

Il film. Due fratelli, opposti nel carattere come nelle scelte di vita, uno avvocato di grido, l’altro pediatra impegnato e le loro rispettive mogli perennemente ostili l’una all’altra s’incontrano da anni, una volta al mese, in un ristorante di lusso, per rispettare una tradizione. Parlano di nulla: alici alla colatura con ricotta e caponatina di verdure, l’ultimo film francese uscito in sala, l’aroma fruttato di un vino bianco, il politico corrotto di turno. Fino a quando una sera delle videocamere di sicurezza riprende una bravata dei rispettivi figli e l’equilibrio delle due famiglie va in frantumi. Come affronteranno due uomini, due famiglie tanto diverse, un evento tragico che li coinvolge così da vicino?



Dietro le quinte. "Anche io, da ragazzino, ho commesso qualche sciocchezza magari per scalare qualche gerarchia adolescenziale", era stata la confessione del regista, sempre molto sincero nel suo cinema, fatto e descritto. In questo caso un tema desunto dal libro 'The Dinner' di Herman Koch, ma una storia che per stessa ammissione di De Matteo "ci ha coinvolto molto, attori compresi. Abbiamo tutti figli. Cosa faresti se scoprissi che tuo figlio adolescente ha fatto qualcosa di terribile?". Purtroppo, per una volta, la risposta degli interessati, il dietro le quinte che più ci incuriosiva in un film come questo - selezionato per la 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sezione Venice days Giornate degli autori - non arriverà…

Perché vederlo. Un film provocatorio, liberamente adattato dal libro di Koch, che aderisce con inquietante attualità e precisione a una realtà che ci è fin troppo nota. Stereotipato definirla "borghese" ormai, forse, anche se certo sistema di sovrastrutture, modelli, obblighi morali e sociali e aspettative a quello corrisponde, da definizione, storicamente. Oggi quelle costruzioni sono forse meno radicate, ma la forza di questa scrittura e delle interpretazioni strappate ai quattro protagonisti dal sempre lucido e indipendente Ivano De Matteo è tale da scardinarla, comunque sia. Dalle fondamenta agli ultimi veli più facili da strappare, l'indagine è di quelle che ci raccontano davvero e che ci mettono avanti i nostri scheletri, costringendoci a scegliere tra appartenenza e giustizia.



La scena da antologia. Ovviamente la ricostruzione dell'evento chiave, quello che riguarda i due giovani rampolli delle due famiglie, visto che è il cardine dell'intero film anche se forse non la scena più forte e più conflittuale… Un 'sine qua non', se vogliamo, che dà la possibilità al regista e ai suoi attori di regalarci scene ben più forti e problematizzanti nel lento svilupparsi della vicenda e nel dispiegarsi e rivelarsi delle diverse posizioni e personalità.

I Premi. Troppo pochi i premi raccolti da uno dei migliori film italiani degli ultimi anni e dal suo regista, accreditato solo della nomination al Premio 'Giovani' dei David di Donatello. Grosso modo la stessa sorte toccata - chi più chi meno - ai suoi interpreti: dalla nomination al Ciak d'oro come Non Protagonista per Rosabell Laurenti Sellers al Premio per la Migliore interpretazione femminile a Barbora Bobu?ová della Federazione Italiana Film d'Essai, passando per i Nastri d'argento (che delle nomination a Luigi Lo Cascio, Barbora Bobulova, Antongiorgio Sabia per il sonoro in presa diretta e Alessandro Gassmann trasformarono in statuetta solo quest'ultima).

Dove e quando. Alle 21.15 su Rai 3, canale 3 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.