Con l’estate nel pieno del suo corso possiamo sentire maggiormente la voglia di imbarcarci in un’avventura marittima con un capitano di ventura d’eccezione. Parliamo di Steve Zissou, interpretato dall’attore Bill Murray nel film del 2004 diretto da Wes Anderson.
Le avventure acquatiche di Steve Zissou è probabilmente da considerarsi il film più rinfrescante della cinematografia di Wes Anderson perché quasi interamente ambientato a bordo di una nave impegnata nella sua missione più importante: dimostrare agli occhi di tutta la comunità scientifica l’esistenza del pericoloso squalo-giaguaro e così tenere in vita la credibilità dell’esploratore Zissou.
Il film è dichiaratamente un omaggio alla figura dello scienziato francese Jacques Cousteau, ma volendo allargare il discorso ad una simbologia più ampia è anche un divertente atto di riverenza – non del tutto privo di aspetti satirici - della figura del visionario-sognatore. Il regista texano segue alcuni degli schemi narrativi e visivi che caratterizzano spesso il suo cinema. Ossia la predilezione per il filone avventuroso, per il cast di insieme e per la sorprendente cura della caratterizzazione unica dei suoi personaggi.
Le avventure acquatiche di Steve Zissou è probabilmente da considerarsi il film più rinfrescante della cinematografia di Wes Anderson perché quasi interamente ambientato a bordo di una nave impegnata nella sua missione più importante: dimostrare agli occhi di tutta la comunità scientifica l’esistenza del pericoloso squalo-giaguaro e così tenere in vita la credibilità dell’esploratore Zissou.
Il film è dichiaratamente un omaggio alla figura dello scienziato francese Jacques Cousteau, ma volendo allargare il discorso ad una simbologia più ampia è anche un divertente atto di riverenza – non del tutto privo di aspetti satirici - della figura del visionario-sognatore. Il regista texano segue alcuni degli schemi narrativi e visivi che caratterizzano spesso il suo cinema. Ossia la predilezione per il filone avventuroso, per il cast di insieme e per la sorprendente cura della caratterizzazione unica dei suoi personaggi.
Il film. Nessuno vuole credere al documentarista e famoso oceanografo Steve Zissou quando dichiara al mondo che il suo migliore amico è stato ucciso da un predatore dei mari pericolosissimo nominato per la prima volta ‘squalo-giaguaro’. In più un ragazzo spuntato dal nulla dice di essere suo figlio. Per confermare la sua credibilità agli occhi del mondo Zissou intraprenderà l’ultima missione dalla sua vita e allo stesso tempo dovrà compiere un viaggio dentro se stesso per interrogarsi sul vero significato della parola paternità. L’equipaggio fittizio di Steve Zissou è composto, oltre che da Bill Murray, dagli attori Owen Wilson, Cate Blanchett - nei panni di una reporter - Anjelica Huston e Willem Dafoe.
Dietro le quinte. L’attrice Cate Blanchett non incontrò praticamente mai il gruppo di attori prima del suo primo ciak. Questo perché il regista voleva dare alla scena delle meduse luminose un particolare sentimento di spontaneità.
La scena da antologia. Mix di poesia, satira e avventura, il film è anche un omaggio alla bellezza e potenza della natura. Per questo motivo una delle scene più toccanti è quella dell’arenamento delle meduse luminose sulla spiaggia.
Perché vederlo. Ironico, imprevedibile, divertente, il film è un bell’esempio di come fare cinema di qualità equilibrando la dimensione d’autore con quella del puro intrattenimento.
Dove e quando. Lunedì 7 agosto alle ore 21:00 su Cult.
