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Stasera in TV, 6 luglio: Jakob il bugiardo, per tornare a commuoversi con Robin Williams

Dopo Schindler's List, La vita è bella e Train de vie, l'Olocausto ha una nuova veste, per quanto controversa...

05.07.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Per quanto non tra i suoi più celebrati e rinomati, il Jakob il bugiardo di Robin Williams resta un personaggio capace di inserirsi in un genere di grandi importanza e radici. E soprattutto di offrire al pubblico dei suoi fan la possibilità di godere dell'arte del grande attore deceduto nel 2014, sempre capace di unire - commuovendo - commedia e tragedia.

Il film. Il povero ebreo Jakob Heym (Robin Williams) rinchiuso in un ghetto in Polonia, dopo aver ascoltato per caso alla radio la notizia dell'avanzata dei russi, si inventa di possedere una radio per donare un po' di speranza alla sua gente e alla piccola Lina. Ma la sua trovata attira l'attenzione della Gestapo, che inizia a indagare. E mentre si interrompono i suicidi e la disperazione abbandona i suoi compagni, la sopravvivenza dell'Eroe per Caso Jakob si fa sempre più legata a un filo…



Dietro le quinte. Inutile concentrarsi sulle similitudini tra questo e il film con cui Roberto Benigni vinse i suoi Oscar, la produzione di Jakob il bugiardo era infatti iniziata ben prima dell'uscita e della presentazione di La vita è bella. La trasposizione diretta da Peter Kassovitz dell'omonimo romanzo di Jurek Becker, oltre a registrare la presenza del figlio del regista Mathieu Kassovitz (in un piccolo ruolo), si rifà al remake del 'Jakob del Lügner' tedesco del 1974, con cui ha in comune la presenza di Armin Mueller-Stahl (nel 1999 Professor Kirschbaum, nel 1974 Roman Stahm, fratello che personaggio cui sparano).

Perché vederlo. Per quanto il plauso non sia stato universale e unanime, il film resta una tappa da non perdere per quanti siano sempre in cerca di titoli da legare alle vicende raccontate da Schindler's List - La lista di Schindler (1993), La vita è bella (1997) o Train de vie - Un treno per vivere (1998), seppur con toni ben diversi.



La scena da antologia. Dalla prima scena, caratterizzata dagli effetti speciali, al crescendo tragicomico che segue, sarà facile restare ipnotizzati dall'intensità e dalla 'maschera' di Robin Williams. E parlando di maschere, il ghigno di Jakob di fronte alla sua sfida definitiva (prima di affidare la propria pacificazione alla voce fuori campo dell'attore di Chicago che racconta la sua ultima bugia) e' di quelli che non si dimenticano, forse più per le implicazioni che contiene che per le scelte contenutistiche ed estetiche del regista.

Dove e quando. Alle 23:00 su La7, canale 7 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.