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Stasera in TV, 6 febbraio: Psycho, Gus Van Sant omaggia Hitchcock 

Il fedele remake di un grande classico del cinema thriller

Psycho film

 Psycho film

06.02.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Fare la doccia in un motel sperduto non è più un’attività come tante da quando nel 1960 Alfred Hitchcock vi ambientò la celebre scena dell’assassinio nel film Psyco. Da quella data in poi, una comune tenda da doccia è un oggetto che per diverse generazioni di spettatori e registi ha rappresentato la morte brutale del personaggio di Marion Crane, una donna che in fuga dopo un furto si trova per caso a finire nelle grinfie dello psicopatico proprietario del Bates Motel, Norman Bates.

Il regista Gus Van Sant che con il suo stile personale ha sempre stupito il suo pubblico creando dei film dal tono asciutto ma allo stesso tempo sperimentale, decide di confrontarsi con un remake del grande classico. E lo fa girando nel 1998 Psycho, opera fedelissima all’originale, ma, come vedremo, con qualche significativa differenza. 
 
Il film. Psycho di Van Sant è un omaggio rivisitato all’originale del 1960 molto in linea con il film  ma allo stesso tempo protagonista di un cambio di tempo, è infatti ambientato nel 1998.



È inoltre un film a colori, e in molte scene sono inseriti dei particolari fotogrammi che richiamano uno dei temi inseriti nel film da Van Sant. Quello della sessualità soprattutto, che nell’originale era molto più lieve e non così esplicito. Particolarmente azzeccata si rivela poi la scelta di affidare il ruolo di Norman Bates a Vince Vaughn, attore prevalentemente comico ma che qui riesce bene ad evocare la pazzia latente del personaggio in questione. 
 
Dietro le quinte. Il film ha ricevuto la benedizione simbolica della figlia di Alfred Hitchcock che ha applaudito il progetto fin dall’inizio. Van Sant ha deciso di replicare pedissequamente molte scelte di regie del film originale. Tanto che quando notava un errore nel film del 1960 decideva di replicarlo senza nessun dubbio anche all’interno della sua pellicola. 
 
Perché vederlo. Per scoprire come si può rimanere scossi anche dopo molti anni da una storia di morte, ossessioni e mistero. 
 
La scena da antologia. Probabilmente la scena che precede l’uccisione di Marion Crane quando Van Sant inserisce l’elemento sessuale e masturbatorio nel personaggio di Norman. 
 
Dove e quando. Lunedì 6 febbraio alle ore 21:00 su Iris. 
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