Titolo da film di animazione ma struttura complessa per il film premiato con quattro premi Oscar, diretto da Ang Lee, che si interroga su concetti filosofici come il rapporto con la Fede e con il diverso, utilizzando metafore umane e animali.
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Nel film da un lato ha grande spazio la dimensione filosofica, dall’altra essa non sarebbe stata capace di esprimersi con tanta forza se non fosse stata sostenuta da effetti speciali davvero innovativi. Per esempio la tigre, che nella pellicola rappresenta lo stimolo all’avventura e al guardarsi dentro del protagonista principale, l’attore Suraj Sharma, è interamente creata in CGI e tutto il film è girato in 3D.
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Nel film da un lato ha grande spazio la dimensione filosofica, dall’altra essa non sarebbe stata capace di esprimersi con tanta forza se non fosse stata sostenuta da effetti speciali davvero innovativi. Per esempio la tigre, che nella pellicola rappresenta lo stimolo all’avventura e al guardarsi dentro del protagonista principale, l’attore Suraj Sharma, è interamente creata in CGI e tutto il film è girato in 3D.
Il film. Protagonista della storia è un adolescente indiano, Pi, attratto da ogni forma di spiritualità e dai meccanismi della natura animale, che vede tutti i giorni nello zoo del padre. Quando il padre decide però di trasferire tutta la famiglia e parte degli animali in Canada, s’imbarca su una nave che di notte naufraga in mezzo all’Oceano. Pi è l’unico sopravvissuto insieme alla tigre Parker. Dovrà imparare a conoscere l’animale e allo stesso tempo capire come affrontare la lotta alla sopravvivenza che lo metterà anche di fronte all’esistenza o meno di una forma di divinità. Con Vita di Pi, Ang Lee crea un grande racconto umano di formazione che sposa tecnologia a spiritualità conquistando, al tempo dell’uscita, una grande fetta di pubblico e un grande consenso internazionale.
Dietro le quinte. Il film ha incassato globalmente circa 609.016.565 di dollari.
La scena da antologia. Il primo magico e terribile incontro con la tigre del Bengala da parte di Pi in versione bambina.
Perché vederlo. Favola matura e racconto di formazione dal respiro universale.
I premi. Oscar alla fotografia, agli effetti speciali, miglior colonna sonora e miglior regia.
Dove e quando. Lunedì 5 marzo alle ore 21:15 su Rai 3.
