NOTIZIE

Stasera in TV, 4 aprile: mezzo secolo di Hair, immortale celebrazione del Flower Power

Gli hippie e i favolosi anni sessanta nella versione cinematografica di un musical che ha fatto epoca

04.04.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Per quanto l'Hair di Milos Forman (Oscar per Qualcuno volò sul nido del cuculo e Amadeus, Golden Globe anche per Larry Flynt - Oltre lo scandalo) sia del 1979, il rispetto dell'omonimo Musical originale del 1967 è totale. Soprattutto nello spirito e nella forza e l'energia che non mancheranno di catturarvi, al pari del fascino dei giovanissimi interpreti (tra i quali spiccano John Savage, Treat Williams e Beverly D'Angelo).

Il film. Arrivato a New York dal natio Oklahoma perché chiamato alle armi e destinato al Vietnam, il provinciale Claude scopre una realtà inimmaginabile prima. In pieno Central Park si imbatte in un gruppo di Hippies e nella bella e altolocata Sheila, finendo travolto da un flusso di emozioni e da un concatenerasi di eventi che cambieranno la sua vita e quella dei suoi amici.



Dietro le quinte. Per trovare gli attori giusti, Milos Forman fece oltre mille provini. Costringendo poi i prescelti a girare e ballare le scene di Central Park con del ghiaccio in bocca, per evitare che - essendo inverno - si vedesse il vapore uscire dalle loro bocche. Interessante - soprattutto per i loro fan - sapere che tra i rifiutati da dette audizioni ci furono pure Madonna e Bruce Springsteen. Divenuto cittadino statunitense proprio durante le riprese, Forman dovette invece rinunciare suo malgrado a Brad Dourif, sua prima scelta per il ruolo di Claude Bukowski.

Perché vederlo. In Italia arrivò per la prima volta solo nel 1983 (il 14 giugno, su Retequattro), ma la messa in scena cinematografica - pur molto diversa da quella teatrale di Broadway o da quella che ci avrebbe potuto regalare George Lucas al quale il film venne proposto all'inizio degli anni '70 (e che rifiut' perché prossimo alle riprese del suo American Graffiti) - è un susseguirsi di scene cult e di numeri musicali capaci di trasmettere una passione che non è invecchiata di un istante. Una versione che seppe diventare un fenomeno culturale, come quelli che ci racconta da allora, e che è ancora oggi uno dei più grandi Musical mai realizzati.



La scena da antologia. L'inizio, con l'avvicinarsi dell'ombra del pullman in movimento, l'Oklahoma che scorre fuori dai finestrini sulle prime note di Aquarius e poi l'aparizione dello skyline di New York. I cavalli dei poliziotti che danzano mentre gli hippie bruciano le cartoline precetto e ballano sinuosi in un crescendo che è rimasto leggendario, grazie anche alla voce di Ren Woods (splendida con i fiori bianchi nei suoi capelli crespi) e che non poteva non sconvolgere la vita del sempliciotto Claude di John Savage… Anche se la I Got Life che disturba la pacifica ed elegante cena della famiglia di Sheila continua a suscitare un sottile anarchico piacere!

I premi. Presentato al Festival di Cannes del 1979 come Film d'Apertura, Hair raccolse 'solo' le Nomination ai Golden Globe del 1980, per il Miglior film 'Comedy or Musical' e per il miglior attore rivelazione (Treat Williams), e al César per il Miglior film straniero. In compenso ai David di Donatello del 1979 venne premiato con le statuette per il Migliore Regista Straniero e la Migliore Musica Straniera (di Galt MacDermot).




Dove e quando. Alle 22:50 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre e 14 della piattaforma satellitare TivùSat.