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Stasera in TV 4 aprile: l'orrore nascosto di The Ward, ultimo film di John Carpenter

Ormai un desaparecido, il regista di Halloween, 1997: Fuga da New York, La cosa e Grosso guaio a Chinatown torna con la sua opera più recente.

The Ward

The Ward

04.04.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Nel nuovo millennio il genio di John Carpenter ci ha purtroppo regalato solo due film: il Fantasmi da Marte presentato a Venezia, che ha di fatto concluso una fase particolarmente prolifica del regista di Carthage (nello Stato di New York), e The Ward - Il Reparto, arrivato a poco meno di dieci anni da quello e dal quale ce ne separano già quasi altrettanti… Perché, dunque, rischiare di perdersi l'esperienza? Per altro con la sempre bellissima Amber Heard protagonista assoluta.



Il film. Kristen (Amber Heard), una giovane donna bella e disturbata, si ritrova coperta di lividi e di tagli, imbottita di sedativi e rinchiusa contro la sua volontà in un inaccessibile reparto di un ospedale psichiatrico. È completamente disorientata e non ha idea di quale sia il motivo per cui è finita in quel posto, né alcuna memoria della sua vita prima del ricovero. La sola cosa che sa è che non è al sicuro. Le altre pazienti del reparto, quattro giovani donne altrettanto disturbate, non sono in grado di fornirle alcuna risposta e ben presto Kristen si rende conto che le cose non sono come sembrano.



Dietro le quinte. Quasi paradossale che per questo suo ultimo film, il regista statunitense avesse deciso di abbandonare per la prima volta il Panavision con cui aveva girato tutti i precedenti, da Dark Star (1974) in poi. Ma fa il paio con la decisione di Carpenter di non comporre la colonna sonora del film, a differenza del solito. Come rivelò lo stesso regista a Jared Harris, semplicemente perché "troppo vecchio" per farlo… In compenso, con l'età Carpenter deve aver deciso di colmare una delle poche lacune di una carriera incredibile girando un 'film per sole donne', o come lo definì la moglie Sandy King il suo "Chick Flick", ossia quel tipo di film inteso - in senso dispregiativo - prevalentemente per un pubblico femminile.



Perché vederlo. Mentre il cinema di genere si sforza di trovare nuovi linguaggi o crepe nella nostra apparente serenità, il ritorno di un Master of Horror (come da serie tv che lo aveva visto di nuovo emozionare con il notevole Cigarette Burns) coincide con un'opera classica, sin dall'incipit. Essenziale, ordinato nelle riprese, schizofrenico nel montaggio, ma in maniera funzionale e capace di non concedere molto agli effetti richiesti dal pubblico moderno. Costretto ad attendere la conclusione della vicenda per distinguere promesse da citazioni, con un finale che per quanto prevedibile nulla toglie alla pulizia formale e al rispetto dei canoni che hanno fatto del cinema del brivido uno dei più amati dal grande pubblico.



La scena da antologia. Il ballo sulle note di Run baby Run, che richiese alle attrici un supplemento di ricerche online per imparare i passi della scena di danza, la rivelazione finale che porta all'inquietante soluzione, lo scontro tra Kristen e Alice, che richiese ben due notti di riprese, sono tutti ugualmente indicativi e fondamentali nell'economia della vicenda… eppure è la scena della doccia quella con cui molti dei fan del vecchio John potranno sentire il brivido dei bei tempi andati.

Dove e quando. Alle 21.15 su Cielo, canale 26 del digitale terrestre e 19 della piattaforma satellitare TivùSat.