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Stasera in TV 31 maggio: Nato il quattro luglio, il toccante dramma con Tom Cruise nei panni di un reduce del Vietnam

Un film generazionale sui sogni traditi di un intero Paese diretto dal grande Oliver Stone

Nato il quattro luglio

Nato il quattro luglio

31.05.2018 - Autore: A.L. 
Oliver Stone racconta nel 1989 un lato del patriottismo americano e le conseguenze cruente di una guerra sanguinaria combattuta in maniera strumentale, come fu per molti americani il conflitto armato in Vietnam: una ferita che per molti ancora sanguina. Questi i temi raccontati in un dramma intenso e con un grande protagonista come Tom Cruise.

A Cruise che nella storia è un reduce costretto su una sedia a rotelle dopo essere tornato dal Vietnam, il regista Stone affida il ruolo di rappresentare l’idealismo tradito di una generazione di sognatori che credevano di fare la cosa giusta arruolandosi e che invece si sono ritrovati tempo dopo a raccogliere i pezzi dell’ideale più alto andato tristemente in frantumi. Soprattutto dopo aver sperimentato sulla propria pelle la morte e la distruzione. Nato il quattro luglio è perciò un film difficilissimo e coraggioso, utile per svegliare la coscienza degli Stati Uniti ma non solo. È un film generazionale, lo stesso Stone ha partecipato alla Guerra del Vietnam, e una pellicola che rappresenta in misura minore il classico war movie in senso stretto come Platoon, soprattutto per la sua universalità e per la sua umanità e dove Cruise finalmente rende palese a tutti che può essere un interprete capace di grandi performance drammatiche. Non a caso il film ha ricevuto un premio Oscar come Miglior regia. 

 
Il film. Il film segue diverse fasi della vita di Ron Kovic un ragazzo poi diventato soldato nato il 4 luglio del 1946, giorno dell’Indipendenza degli Stati Uniti. Kovic cresce in una famiglia cattolica e tradizionalista con fortissimi ideali di patriottismo. Affascinato dall’idea di difendere la patria dagli invasori e dalla minaccia comunista si allea nei marines e diventato sergente parte per la Guerra del Vietnam. Tornerà dopo essere rimasto paralizzato e impotente e dopo aver vissuto tantissimi orrori sul campo di battaglia. Vivrà l’inferno dei reduci, fatto di droghe, dipendenze, solitudine, fino a diventare un’attivista pacifista determinato nell’aprire gli occhi della nazione sulla realtà della Guerra e sulla vacuità dell’idealismo patriottico. Con un’interpretazione convincente il personaggio di Cruise cambia sotto i nostri occhi in un film che è rimasto nella storia del cinema. Nel film anche gli attori Willem Dafoe e Tom Sizemore.  
 
Dietro le quinte. Nato il quattro luglio è tratto dalla biografia dell’attivista e pacifista Ron Kovic, reduce del Vietnam poi diventato militante pacifista dopo l’esperienza vissuta in guerra. 

 
La scena da antologia. Quando Cruise nei panni di Ron Kovic, paralizzato e impotente con problemi di alcolismo, torna a casa nella notte ubriaco e comincia a inveire nella casa dei genitori contro Dio e contro la sua stessa famiglia colpevole di non voler accettare e ammettere tutti gli orrori che ha vissuto in guerra e la difficoltà della propria condizione di disabile. 
 
Perché vederlo. Il film racconta una storia universale e generazionale. Ossia la perdita dei sogni di un Paese cresciuto a pane ed eroismo, il disincanto assunto nei confronti della politica e anche però la capacità di reagire alle sconfitte della vita. 

I premi. Premio Oscar alla Miglior regia e al Miglior montaggio. 
 
Dove e quando. Giovedì 31 maggio alle ore 21:00 su Iris.