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Stasera in TV 30 settembre: Monica Bellucci e Keanu Reeves nella Leggenda di Matrix Reloaded

Prosegue l'epica di Neo, l'Eletto, nel secondo capitolo della trilogia dei Wachowski, un'esplosione di sequenze entrate nella storia del Cinema.

30.09.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Non sembri eccessivo e altisonante parlare di Storia del Cinema - Fantasy e Action, soprattutto - per le rocambolesche avventure di Neo, Morpheus, Trinity e il resto della banda. Tanto più rapportandosi al Matrix Reloaded di Lana e Lilly Wachowski (all'epoca Larry e Andy), eclatante anello di collegamento tra lo storico originale del 1999 e la conclusione della trilogia del 2003 nel quale si amplia l'orizzonte dell'Universo di riferimento e si ammira l'apparizione della Persephone della nostra Monica Bellucci.

Il film. Lasciato ormai alle spalle il difficile periodo della sua iniziazione, Neo (l'Eletto) ora controlla alla perfezione i suoi poteri e continua ad entrare ed uscire da Matrix, insieme a Trinity, per combattere contro le forze della repressione. Nonostante il loro impegno, tuttavia, Zion (l'ultima roccaforte umana sulla terra) è assediata da un esercito di oltre 250.000 sentinelle pronte a dare l'assalto finale al genere umano. A dispetto del pericolo, i cittadini di Zion sono fiduciosi: credono infatti nelle parole di Morpheus e di Trinity che l'Eletto adempierà alla profezia dell'Oracolo, bloccherà le macchine e porrà fine alla guerra. Neo, intanto, è preda di sconvolgenti visioni.



Dietro le quinte. Avremmo potuto vedere Sean Connery nei panni dell'Architetto… se solo non avesse rifiutato per non aver compreso a pieno il concetto del film. Chi non si tirò di certo indietro fu Carrie-Anne Moss, che oltre ad aver guidato personalmente la moto in molte delle sequenze sull'autostrada dovette sottoporsi a circa sei mesi di prove e allenamenti per riuscire a eseguire correttamente il calcio dello 'Scorpione' della scena iniziale. Fa ulteriormente piacere inoltre sapere che la maggior parte dei materiali utilizzati sui set (il 97%!) vennero poi riciclati e riutilizzati, come ad esempio le tonnellate di legname destinate alla costruzione di case popolari in Messico.

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Perché vederlo. Un sequel strepitoso, a modo suo, e nonostante i 'più' e i 'meno' rispetto agli altri due capitoli della trilogia dei fratelli/sorelle Wachowski. Un capitolo intermedio che patisce i limiti classici della sua funzione, ma insieme offre uno spettacolo avvincente e una serie di riferimenti interessanti. Forse troppi, in alcuni casi, ma tutto in questo Matrix è 'Over(re)loaded'. E generalmente con grande soddisfazione per lo spettatore. Per i fan, entusiasti delle esaurienti caratterizzazioni dei personaggi principali e dei loro ruoli, e per gli altri, trascinati in un susseguirsi di sequenze action indimenticabili per effetti speciali e filosofia.
 

La scena da antologia. In questo secondo capitolo, gli scontri di Neo e compagni raggiungono un nuovo livello, dopo aver creato un precedente - con le coreografie del primo - capace di segnare una tappa emblematica nella storia del cinema d'azione. E in questo senso, lo scontro con i circa ottanta cloni dell'Agente Smith di Hugo Weaving è sicuramente una delle sequenze (conosciuta come 'The Burly Brawl' e girata in 27 giorni) più rappresentative del film e dell'intera trilogia.

I premi. I titoli di 'Più sopravvalutato' e di 'Peggior delusione' dell'anno (vinti ai Golden Schmoes Awards) non sono di quelli che si vantano, ma purtroppo il film - a parte il VES Award della Visual Effects Society, il Taurus dei World Stunt Awards e il Teen Choice Award per un Drama/Action Adventure - non raccolse molto altro, nonostante numerose e interessanti nomination.

Dove e quando. Alle 21.05 su Rai 4, canale 21 del digitale terrestre e 110 della piattaforma satellitare TivùSat.