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Stasera in TV 30 novembre: Argo di Ben Affleck, il cinema che salva la vita

Una storia vera, datata 1979, talmente inverosimile da sembrare inventata, talmente cinematografica da non poter essere ignorata.

30.11.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Fu una sorpresa per molti, l'Oscar per il Miglior Regista a Ben Affleck e al suo Argo, ma la storia vera raccontata dal film del 2012 è stata piuttosto l'occasione per una conferma. E per scoprire di poter anche sorridere davanti a un dramma quanto mai incredibile, quello dietro il caso dei Canadian Caper.

Il film. La storia, incredibilmente vera, è quella di un'improbabile missione compiuta nel '79 dalla CIA e dal governo canadese per contrastare l'occupazione dell'ambasciata americana a Teheran da parte di un gruppo di rivoluzionari dopo la rivoluzione iraniana. Il piano infatti, era quello di portare in salvo sei importanti diplomatici statunitensi che dovettero fingersi attori di un fantomatico e fantascientifico film chiamato "Argo". Un bizzarro sotterfugio, al quale collaborò anche l'illustratore Jack Kirby.



Dietro le quinte. Adattamento dell'articolo 'How the CIA Used a Fake Sci-Fi Flick to Rescue Americans from Tehran' scritto da Joshuah Bearman per Wired, il film venne girato su pellicola, ma ridotta della metà in modo da - ingrandendola del 200% - sgranarla perché rendesse di più l'idea dell'epoca. Analogamente i movimenti di macchina furono copiati da quelli di Tutti gli uomini del presidente e, per la scena iniziale dei dimostranti (davanti a quello che in realtà era il Beverly Hilton Hotel di Los Angeles… anche perché NULLA del film venne girato in Iran), il Direttore della Fotografia diede ad alcuni di essi delle cineprese 8mm per poter avere delle immagini dall'intero di veri disordini. Interessante la scelta di Affleck di far vivere insieme - per una settimana e con abiti di allora - gli interpreti degli ostaggi perché si immedesimassero maggiormente. L'intera storia era già stata raccontata nel film Escape from Iran: The Canadian Caper di Lamont Johnson del 1981, mentre lo script utilizzato per il finto film era basato sul racconto Lord of Light di Roger Zelazny del 1967. Per una curiosa coincidenza, inoltre, l'aereo Swissair che riportò gli assediati da Tehran a Zurigo era il "Aargau" (dal nome di un cantone svizzero).

Perché vederlo. Ennesima prova convincente del Ben Affleck regista, dopo il sorprendente The Town, forse più sentito, ma meno maturo di questo. Un'opera terza (dopo anche Gone Baby Gone) con cui il nostro rivela una capacità inattesa di bilanciare testa e cuore, emozionando e intrattenendo. Il tono 'vintage', perfettamente ricostruito, è solo uno dei registri narrativi percorsi di una narrazione che si sposta dalla cronaca alla suspense, dalla satira al thriller. E che ci/si regala le interpretazioni di grandi attori - del calibro di Alan Arkin, Bryan Cranston e John Goodman - e grandi comprimari.
 

La scena da antologia. La presentazione dell'idea che Tony Mendez (Affleck) e Jack O'Donnell (Cranston) portano davanti agli alti funzionari della CIA, per ricevere da loro il via libera al 'folle' piano, è una perfetta sintesi - oltre che un momento cardinale della vicenda - del tutto. Impossibile, comunque, da ridurre a questa sola. Per quanto lo scambio "Abbiamo solo cattive opzioni, dobbiamo trovare la migliore"/"Questa è la migliore cattiva idea che abbiamo" sia di quelli da 'circoletto rosso'…

I premi. Quelli di Miglior film a Grant Heslov, Ben Affleck e George Clooney, Miglior sceneggiatura non originale a Chris Terrio e Miglior montaggio a William Goldenberg furono i tre Premi Oscar (su sette nomination) vinti dal film. Che è entrato nella storia grazie anche a due Golden Globe (su cinque candidature), tre BAFTA (su sette) e - tra tanti riconoscimenti e considerazione - il David di Donatello e il Premio del Pubblico del Festival di Toronto sfiorati.

Dove e quando. Alle 21.20 su Rai 2, canale 2 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.