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Stasera in TV 29 aprile: Jeff Bridges contro Tim Robbins in Arlington Road

Uno spy thriller cupo e sconcertante che proprio dalla sua radice reale trae molta della propria forza di penetrazione e coinvolgimento.

29.04.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Il professore vedovo di Jeff Bridges, protagonista di Arlington Road - L'inganno di Mark Pellington, è al centro della vicenda ispirata all'attentato di Oklahoma City, che davvero colpì profondamente gli Stati Uniti e molte delle loro incrollabili convinzioni…

Il film. Michael salva la vita al figlio dei vicini di casa, i Lang. Ne diventa amico. Ma c'è qualcosa di strano, di ambiguo in quella gente così simpatica. Perché quelle piccole menzogne? Chi sono veramente i Lang? Che cosa accadde realmente dall'altra parte della strada? Jeff Bridges e Tim Robbins si fronteggiano in un teso faccia a faccia, protagonisti di un thriller in cui i colpi di scena si susseguono fino al finale: inquietante e inaspettato.



Dietro le quinte. Resta il dubbio sull'origine della scelta del titolo, secondo alcuni derivante dal nome stesso del regista MarK PELlington secondo altri dal cortometraggio anticomunista del 1962 Red Nightmare ("Incubo Rosso"), nel quale il paranoico protagonista viveva proprio in una strada con lo stesso nome. Quanto allo script stesso, venne notato solo dopo la vittoria di Ehren Kruger della Nicholl Fellowship Screenwriting competition della Academy of Motion Picture Arts and Sciences e ad oggi resta solo il sesto vincitore ad arrivare ad essere prodotto in un lungometraggio.

Perché vederlo. Lo sviluppo ordinato e graduale ne fa un moderno film di suspense più che un thriller classico o una storia da leggere solo nell'ottica delle più recenti paranoie da terrorismo. Intrigante e per certi versi sorprendente, la vicenda del professore interpretato da un convincente Jeff Bridges è - tra le righe (e non solo) - quella di chiunque di noi sia combattuto tra fiducia e inganno. Non consigliato ai social-addicted o ai malati di cospirazionismo, che potrebbero non riprendersi più, questa sorta di Rambo intellettuale e progressista è al centro di un raro esempio di 'dark entertainment' non esente da difetti, ma che sarebbe un peccato perdere per i patiti del genere.



La scena da antologia. C'è un incredibile momento di verità, e proprio in una delle sequenze chiave del film, quella dell'inseguimento finale. Lo scontro che vediamo avvenire, in realtà non era stato previsto e l'auto doveva svoltare a sinistra dietro al bus, che infatti - dopo l'urto - rivelò dei sacchi di sabbia azzurri posti per motivi tecnici, che dovettero esser rimossi lavorando al montaggio e rendendo la scena ancor più sincopata. Purtroppo non vedremo mai la scena del finale alternativo, in cui Grant Faraday scopre il motivo dello strano comportamento di Oliver Lang nei suoi confronti, tagliato perché troppo ambiguo e potenzialmente fuorviante per il pubblico.

I Premi. Una nomination al Grand Prix del Paris Film Festival per Mark Pellington e tre ai Saturn Awards dell'Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films per il Miglior Action/Adventure/Thriller Film, la Miglior Attrice Non Protagonista Joan Cusack e la Miglior Sceneggiatura di Ehren Kruger …ma nulla più.

Dove e quando. Alle 21.00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.