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Stasera in TV 28 novembre: La famiglia Belier, diversamente commovente

Fuori dai canoni, toccante ed educativa la commedia di Eric Lartigau nasconde un'anima esemplare.

28.11.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Più di una semplice commedia, non solo un dramma familiare, La famiglia Bélier di Eric Lartigau resta un interessante unicum nel cinema europeo, e francese. Per ambientazione e personaggi, tra i quali emerge la giovane - e premiata - Louane Emera, e nonostante in molti l'abbiano considerata offensiva e irrispettosa verso l'intera 'comunità sorda'.

Il film. Nella famiglia Bélier, sono tutti sordi tranne Paula, che ha 16 anni. Nella vita di tutti i giorni, Paula svolge il ruolo indispensabile di interprete dei suoi genitori, in particolare nella gestione della fattoria di famiglia. Un giorno, incoraggiata dal suo professore di musica che ha scoperto che possiede un dono per il canto, decide di prepararsi per partecipare al concorso canoro di Radio France. Una scelta di vita che per lei comporterebbe l'allontanamento dalla sua famiglia e l'inevitabile passaggio verso l'età adulta.



Dietro le quinte. La giovane Louane Emera, una delle forze del film, era stata in precedenza finalista del concorso canoro televisivo The Voice, e prima delle riprese dovette imparare - con tutti gli altri colleghi - il linguaggio dei segni per quattro mesi. A parte Luca Gelberg (Quentin Belier), realmente non udente… Ma più che la musica sono i musicisti a essere molto presenti nel film, almeno a livello di citazione, come confermano gli esempi relativi a Mike Brant, Nicoletta, Gérard Lenorman e Michel Sardou, la cui canzone 'Je vole' rappresenta - per sua stessa ammissione - una lettera di addio di un adolescente suicida (anche se il testo fu leggermente modificato per il film).

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Perché vederlo. Dei personaggi adorabili fanno di questa commedia drammatica familiare un esempio di equilibrio tra i due estremi nella quale, dopo un inizio umoristico, vediamo sommarsi temi come l'incomprensione generazionale, le difficoltà di comunicazione e certi conflitti morali. Una grande autenticità di fondo rende il messaggio di questa ode alla tolleranza - soprattutto di eccentricità e imperfezioni - particolarmente godibile e accoglibile.



La scena da antologia. La distrazione dei tre non udenti durante il concerto ci permette - al di là della vis comica della situazione - di riflettere sulla loro percezione sensoriale e sul silenzio che vivono e che, immedesimandoci, ci permette di acuire la nostra attenzione visiva… Una scena che ha una sua appendice quando il padre di Paula le chiede di ripetere quell'interpretazione mettendole una mano sul collo per poter avvertire la vibrazione delle corde vocali.

Premi. I riconoscimenti più importanti e gratificanti furono forse i due conferiti a Louane Emera come Miglior Attrice Emergente da parte dei Lumiere e dei César francesi (che nulla di meglio assegnarono nelle altre cinque categorie nominate). Per il resto una importante candidatura agli EFA europei e in concorsi minori (Magritte Awards, Sant Jordi e WIFTS Awards).

Dove e quando. Alle 21.10 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre e 114 della piattaforma satellitare TivùSat.