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Stasera in TV, 28 maggio: Primo amore, passione e perversione nel noir ‘provinciale’ di Matteo Garrone

La storia malata di Vittorio e Sonia ambientata a Vicenza e ispirata a un vero caso di cronaca nera

Primo amore

Primo amore

28.05.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Cupa e ossessiva è la visione del rapporto tra due amanti nel noir di Matteo Garrone ambientato nel Nordest Italia. In Primo amore del 2004 il regista romano esplora il difficile rapporto tra desiderio e perversione, raccontando la storia realmente accaduta di un uomo malato che manipola la propria partner fino a renderla anoressica solo al fine di appropriarsi del suo corpo sempre più scheletrico. Una storia molto forte e disturbante ambientata a Vicenza che Garrone decide di narrare usando la propria impronta autoriale. Nel ruolo dei due protagonisti gli attori Vitaliano Trevisan e Michela Cescon

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Il film. Una favola dark tratta da un caso di cronaca realmente accaduto e dai risvolti molto inquietanti. Non tutti sanno infatti che il soggetto di Primo amore è tratto dal libro Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini uscito nel 1997. Lo scrittore bresciano raccontò la storia della propria parafilia nei confronti di donne magrissime e anoressiche che manipolava in modo che esse perdessero peso in maniera drastica. Mariolini si autodenunciò in più occasioni dopo l'uscita del libro, definendosi pubblicamente un mostro e alludendo alla verità delle proprie azioni dietro lo schermo della finzione letteraria. Ma restò inascoltato. Fu invece condannato in via definitiva nell'estate del 1998 quando uccise a Verbania la propria partner Monica Calò

 
Dietro le quinte. Tra le particolarità del film si annoverano sicuramente l’uso del dialetto e il doppio ruolo nel quale lavorò Vitaliano Trevisan. Che nel film fu sia attore principale che co-sceneggiatore della pellicola.
 
Perché vederlo. É un film che racconta bene lo stile garroniano in un’opera di sicuro impatto. Del modo di fare cinema caratteristico del regista romano troviamo infatti l’attenzione morbosa per i propri personaggi e l’uso di atmosfere rarefatte e esteticamente molto pulite. 
 
La scena da antologia. Quella in cui il primo piano della coppia, in gita in barca sul lago, viene volutamente messo fuori fuoco. Come se ormai entrambi, l’uomo e la donna, non fossero altro che visioni e proiezioni di loro stessi prima che la perversione li cambiasse radicalmente. 
 
I premi. Nel 2004 al Festival di Berlino, il film ricevette il premio per la Migliore colonna sonora. Riconoscimento assegnato al gruppo musicale la Banda Osiris
 
Dove e quando. Sabato 28 maggio alle ore 21:00 su Cult.