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Stasera in TV, 27 ottobre: In Pride and Glory le paure di Edward Norton e Colin Farrell

Un film fortemente segnato dalla tragedia dell'11 settembre, dalla sua genesi ai personaggi che racconta

27.10.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Morale ed etica sono messe in discussione nel drammatico Pride and Glory - Il prezzo dell'onore di Gavin O'Connor (Miracle e l'ultimo The Accountant, con Ben Affleck). Film presentato al Festival Internazionale del Film di Roma 2008 in pompa magna, anche per il cast importante vantato: Jon Voight, Colin Farrell, Edward Norton, Ramon Rodriguez, Jennifer Ehle, Frank Grillo.

Il film. Ray Tierney è un agente di polizia di New York. Come anche suo fratello Francis, coinvolti insieme ad altri colleghi in un complesso caso di giustizia privata e scontri a fuoco. L'uccisione di uno spacciatore e la sua connessione con altri elementi poco puliti della criminalità cittadina e della stessa polizia diventano la scintilla per un faccia a faccia che si risolve con l'incriminazione di Ray. Ma l'escalation continua e tra regolamenti di conti e tensioni razziali si avvia verso una tragica conclusione.



Dietro le quinte. Un film dalla genesi complicata, soprattutto per quel che riguarda la fase di scrittura… La sceneggiatura del film, realizzata da Gavin O'Coonor (inizialmente con il fratello Greg) e Joe Carnahan, subì ritardi corposi, pare per la poca opportunità nel trattare certi temi (la corruzione della polizia) dopo l'attentato dell'11 settembre. Ma fu dal 2006 al 2007 che la 'patata bollente' passo alla produzione, prima quella della New Line Cinema e poi, in maniera determinante, a quella della Warner Bros. che lo portò a compimento. In tutto questo tempo si parlò anche di Nick Nolte per il ruolo di Francis Tierney, Sr. (prima di essere sostituito da Jon Voight) e della possibilità che anche Mark Wahlberg e Hugh Jackman fossero della partita.

Perché vederlo. C'è un grande Edward Norton nella saga famigliare che si estende alla polizia newyorchese, ma l'intero cast di questo noir cupo partecipa a dare corpo all'intreccio e a rendere credibile e drammatico il tono generale. Un film di genere, ma insieme non stereotipato, nonostante si affidi a personaggi molto classici. La faticata scrittura (continuata dal regista anche durante le riprese) e la capacità degli interpreti si combinano perfettamente dando allo sviluppo e alle caratterizzazioni una profondità che il senso di 'costruzione' complessivo non sminuisce affatto.



La scena da antologia. Emblematica e catartica, la conclusione della storia di Jimmy ha dell'eroico e si pone come perfetto culmine dei conflitti morali e familiari sovrapposti, dei sospetti, delle bugie e della violenza seminata fino ad allora. E dire che in origine il Ray di Edward Norton avrebbe dovuto lasciarlo in balia della folla perché il pubblico intuisse da sé la sua fine, dopo averlo visto avvicinare dal boss furibondo. Ma O'Connor voleva un finale più potente e optò per il pestaggio che Ray osserva, anche per regalare a Jimmy un po' di pietà da parte degli spettatori.

Dove e quando. Alle 23.55 su Rete 4, canale 4 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.