Demi Moore è un'attrice che quando vuole sa scandalizzare e coinvolgere il pubblico con ruoli difficili e controversi e che spesso raccontano il femminile in tante forme. Con La lettera scarlatta del 1995 la Moore sceglie di interpretare l'eroina, con alcune libertà rispetto al testo scritto, dell'omonimo romanzo di Nathaniel Hawthorne. Un autore che in questo come in altri suoi lavori si concentra sul clima di puritanesimo del New England intorno al tardo Ottocento.
La Moore nel film del 1995 diretto da Roland Joffé è l'eroina che si ribella alle regole stringenti imposte dalla società nel campo dei rapporti personali combattendo in prima persona un Medioevo dei costumi e delle relazioni. Nel film l'amore e il sesso sono vissuti come forza liberatoria contro le rigide convenzioni sociali. Ad affiancare l'attrice c'è Gary Oldman in un ruolo maschile altrettanto rilevante.
Il film. Hester è la moglie di un colono partito per la guerra contro gli indiani che si innamora del reverendo Arthur (Oldman) appena arrivata in Massachussets. I due respingono la loro passione fino a quando Roger viene creduto morto. Consumando carnalmente il loro amore la donna rimane incinta. Tutto cambia quando Roger torna realmente dalla guerra e la donna viene espolta al pubblico ludibrio come adultera e sconfessata dall'intera comunità. Il film sceglie quindi il tono del melodramma per raccontare un'epoca complicata e rigida con una messinscena barocca che a tratti eccede nel pathos e che non sempre la recitazione dei due interpreti riesce a compensare. Discusso anche il finale cambiato rispetto alla versione letteraria.
Dietro le quinte. Sembra che Meg Ryan abbia fatto carte false pur di ottenere il ruolo poi andato a Demi Moore.
La scena da antologia. Il primo agognato bacio tra il reverendo e Hester.
Perché vederlo. Se amate le storie di passione e di emozioni forti anche se condite di qualche forzatura.
Dove e quando. Lunedì 25 giugno alle ore 21:00 su Iris.
