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Stasera in TV 25 aprile: Rivoluzionario Mad Max per festeggiare la Liberazione

Il Fury Road di George Miller rinverdisce il mito e ci regala una coppia di icone come Tom Hardy e Charlize Theron.

25.04.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Tre film in sei anni, a partire dall'Interceptor del 1979, ma con Mad Max oltre la sfera del tuono (1985) la saga sembra essersi conclusa e non aver molto da dire. Onore e merito a George Miller di aver saputo costruire su Tom Hardy e Charlize Theron il Mad Max: Fury Road che si guadagnò la standing ovation degli spettatori che lo videro in anteprima al Festival di Cannes 2015.

Il film. Ossessionato dal suo turbolento passato, Max crede che il modo migliore per sopravvivere sia muoversi da solo, ma si ritrova coinvolto con un gruppo in fuga attraverso la Terre Desolata su un blindato da combattimento, guidato dall’imperatrice Furiosa. Il gruppo è sfuggito alla tirannide di Immortan Joe, cui è stato sottratto qualcosa di insostituibile. Furibondo, l’uomo ha sguinzagliato tutti i suoi uomini sulle tracce dei ribelli e cosÌ ha inizio una guerra spietata.



Dietro le quinte. 470 ore di girato richiesero tre mesi solo per esser visionate tutte, un lavoro immenso per Margaret Sixel & Co. che però valse loro l'Oscar di categoria. E che 'partorì' poi anche la tanto ambita e favoleggiata versione in Bianco e Nero del film, una alternativa geniale dal sapore vintage ed espressionista molto in tema con l'ambientazione postatomica. Ovviamente non sorprenderà che il film sia il più lungo dei quattro del franchise, mentre invece qualcuno potrà restare deluso dal cambio di location dovuto alle condizioni atmosferiche che trascinò in Africa questo exploitation movie australiano (o "Ozploitation movie").

Perché vederlo. Spirito di sacrificio, azioni tumultuose, corse mortali e momenti toccanti rendono impossibile scegliere una scena in particolare, un merito assoluto per un film capace di superare ogni sospetto e conquistare. Prima di tutto attraverso i personaggi, e non solo il 'Max' (mai definito 'Mad') di Hardy e la sua controparte Furiosa (anche lei pronta al sequel!). "Spettacolare e adrenalinico Mad Max: Fury Road corre lasciando dietro di sé una striscia di fuoco che infiamma lo spettatore" dicemmo allora presentando questo "grande spettacolo cinematografico". Che in tempi di Team Up Marvel di ogni tipo permette di riconciliarsi con il concetto di grandeur artistica e con una rilettura del cinema attraverso una commistione di generi che trascende il bellico, l'action e il fantascientifico. Forse un esempio, difficile da eguagliare, di certo un unicum che ringraziamo di aver potuto godere.



La scena da antologia. Ormai siamo abituati a vedere scene di massa ricostruite al computer, e non farà effetto sapere che la maggior parte degli attori di contorno nel film furono proprio opera del CGI, utilizzato anche per la Cittadella e la Tempesta di sabbia (oltre che per cancellare cavi e strumenti o per potenziare le esplosioni), ma se è vero che praticamente TUTTE le sequenze vennero poi manipolate al computer in post-production, vi invitiamo a riconoscere dove addirittura il cielo è stato rimpiazzato, nonostante si girasse in pieno giorno e con tutt'altra luminosità.

I Premi. Sei Premi Oscar (Miglior montaggio, sonoro, montaggio sonoro, scenografia, costumi, trucco e acconciatura) su dieci nomination, per un film capace di rinnovare il cult e raccogliere riconoscimenti ovunque, dalle associazioni di categoria ai festival, dall'American Film Institute e la British Academy ai vari Empire, MTV e FIPRESCI…

Dove e quando. Alle 21.00 su 20 - Venti, canale 20 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.