Ambientato tre anni dopo gli eventi raccontati in 'Il principe Caspian' del 2008, Le cronache di Narnia: Il viaggio del veliero si segnalò - oltre che per il fatto di essere l'unico in 3D della saga - per la presenza di Michael Apted alla regia, una scelta oculata che rinnovò la storia lasciatagli da Andrew Adamson.
Il film. In questo nuovo episodio della serie "Le cronache di Narnia", Edmund e Lucy Pevensie, assieme al cugino Eustachio, l'amico Caspian (ora diventato re) e il topolino guerriero Reepicheep, sono risucchiati nel dipinto di un veliero e finiscono a bordo dell'imbarcazione. Per salvare Narnia, i nostri eroi dovranno portare a termine la loro missione, esplorando isole misteriose, visitando una fontana che tramuta ogni cosa in oro e affrontando creature magiche e sinistri nemici, per poi ritrovarsi con il loro amico e protettore, il "grande leone" Aslan.
Dietro le quinte. I disegni dei personaggi che vediamo nei titoli di coda, sono in realtà quelli originali come apparivano nel libro. La scelta nasce dalla volontà di rendere omaggio all'illustratrice della serie, Pauline Baynes, morta a 85 anni il 2 agosto del 2008. Altre decisioni prese dal regista Michael Apted furono quella di eliminare l'accento spagnolo del Principe Caspian, inutile alla caratterizzazione quanto a lui sgradito, e quella di realizzare un gigantesco bilanciere che gli permettesse di girare senza doverlo fare in mare aperto (soprattutto dopo esser stato sconsigliato da Gore Verbinski e il Peter Weir di Master and Commander).
Perché vederlo. Anche questo, come il secondo film di 'Narnia', non riuscì a raggiungere il successo del capostipite, nonostante fosse il primo dei tre a essere in 3D. Probabilmente per l'assenza di due dei fratelli protagonisti (Peter e Susan, per altro assenti anche nel libro). Una punizione forse eccessiva per una storia che venne apprezzata più della precedente e che fu capace di offrire uno spettacolo decisamente godibile. Anche per il frequente ammiccare a elementi caratteristici di altre saghe molto amate nonostante una sceneggiatura più asciutta e funzionale, una regia ariosa e capace di sfruttare a dovere le ambientazioni ed un senso dello spettacolo adatto ad un pubblico vasto… Un prodotto, insomma, ben confezionato, e dal risultato garantito che ci accompagna verso il prossimo annunciato sequel/reboot di La sedia d'argento.
La scena da antologia. La nevicata che avvolge Lucy nel leggere il Libro degli Incantesimi nel palazzo del mago Kiriaki, lo sfondo 'alla Oz' ai molti incontri (come quello coi Tontopoli) dei nostri eroi o il laghetto magico di Edmund e Caspian: sono molti i momenti da favola del film che potrebbe distrarvi prima che affascinarvi e che ha il suo apice nel confronto finale, ma certo per tutti gli amanti della saga (e del mare) è di certo il momento del viaggio quello nel quale sentirsi 'trasportati', magari dalle onde del quadro a casa del cugino Eustace (un giovane Will Poulter, BAFTA come Astro Nascente 2014, poi ritrovato in Maze Runner - Il labirinto, Come ti spaccio la famiglia e Revenant - Redivivo).
I premi. Tante nomination per il terzo film della minisaga tratta da Le cronache di Narnia (dopo che il primo film vinse addirittura un Oscar). E un paio di premi minori, ma molto particolari, come il Choice Award gente per il Miglior 3D d'azione e i riconoscimenti per il film più stimolante e la Miglior Avventura.
Dove e quando. Alle 21.10 su Italia 1, canale 6 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.
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Il film. In questo nuovo episodio della serie "Le cronache di Narnia", Edmund e Lucy Pevensie, assieme al cugino Eustachio, l'amico Caspian (ora diventato re) e il topolino guerriero Reepicheep, sono risucchiati nel dipinto di un veliero e finiscono a bordo dell'imbarcazione. Per salvare Narnia, i nostri eroi dovranno portare a termine la loro missione, esplorando isole misteriose, visitando una fontana che tramuta ogni cosa in oro e affrontando creature magiche e sinistri nemici, per poi ritrovarsi con il loro amico e protettore, il "grande leone" Aslan.
Dietro le quinte. I disegni dei personaggi che vediamo nei titoli di coda, sono in realtà quelli originali come apparivano nel libro. La scelta nasce dalla volontà di rendere omaggio all'illustratrice della serie, Pauline Baynes, morta a 85 anni il 2 agosto del 2008. Altre decisioni prese dal regista Michael Apted furono quella di eliminare l'accento spagnolo del Principe Caspian, inutile alla caratterizzazione quanto a lui sgradito, e quella di realizzare un gigantesco bilanciere che gli permettesse di girare senza doverlo fare in mare aperto (soprattutto dopo esser stato sconsigliato da Gore Verbinski e il Peter Weir di Master and Commander).
Perché vederlo. Anche questo, come il secondo film di 'Narnia', non riuscì a raggiungere il successo del capostipite, nonostante fosse il primo dei tre a essere in 3D. Probabilmente per l'assenza di due dei fratelli protagonisti (Peter e Susan, per altro assenti anche nel libro). Una punizione forse eccessiva per una storia che venne apprezzata più della precedente e che fu capace di offrire uno spettacolo decisamente godibile. Anche per il frequente ammiccare a elementi caratteristici di altre saghe molto amate nonostante una sceneggiatura più asciutta e funzionale, una regia ariosa e capace di sfruttare a dovere le ambientazioni ed un senso dello spettacolo adatto ad un pubblico vasto… Un prodotto, insomma, ben confezionato, e dal risultato garantito che ci accompagna verso il prossimo annunciato sequel/reboot di La sedia d'argento.
La scena da antologia. La nevicata che avvolge Lucy nel leggere il Libro degli Incantesimi nel palazzo del mago Kiriaki, lo sfondo 'alla Oz' ai molti incontri (come quello coi Tontopoli) dei nostri eroi o il laghetto magico di Edmund e Caspian: sono molti i momenti da favola del film che potrebbe distrarvi prima che affascinarvi e che ha il suo apice nel confronto finale, ma certo per tutti gli amanti della saga (e del mare) è di certo il momento del viaggio quello nel quale sentirsi 'trasportati', magari dalle onde del quadro a casa del cugino Eustace (un giovane Will Poulter, BAFTA come Astro Nascente 2014, poi ritrovato in Maze Runner - Il labirinto, Come ti spaccio la famiglia e Revenant - Redivivo).
I premi. Tante nomination per il terzo film della minisaga tratta da Le cronache di Narnia (dopo che il primo film vinse addirittura un Oscar). E un paio di premi minori, ma molto particolari, come il Choice Award gente per il Miglior 3D d'azione e i riconoscimenti per il film più stimolante e la Miglior Avventura.
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