Remake del La mia droga si chiama Julie di François Truffaut, tratto dal romanzo Vertigine senza fine (Waltz Into Darkness) di William Irish, l'Original Sin del 2001 di Michael Cristofer resta nella memoria - e negli occhi dei più (soprattutto uomini) - per i caldi incontri tra Antonio Banderas e Angelina Jolie.
Il film. Luis Vargas ha tutto: è giovane, affascinante e possiede una delle piantagioni di caffè più grandi di Cuba. L'unica cosa che manca nella sua vita è una moglie, qualcuno in grado di dare un seguito alla sua discendenza. Luis non crede nell'amore: ha frequentato troppi bordelli per illudersi di scoprire il vero sentimento. Decide così di trovare moglie con l'aiuto di un'agenzia matrimoniale statunitense. A rispondere al suo appello è la misteriosa Julia Russel, donna senza passato.
Dietro le quinte. Originaria acquirente dei diritti del romanzo, fu l'ultimo film per la Via Rosa Productions di Michelle Pfeiffer, che avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Julie invece di Angelina Jolie. Il cambio di idea e di orientamento fu probabilmente la miglior scelta per tutti. Come anche la scelta di cambiare il titolo, inizialmente troppo evocativo del Dancer in the Dark di Lars Von Trier (2000).
Perché vederlo. Per scoprire perché ci sia tanta differenza nelle votazioni di pubblico (83% positive) e critiche (un misero 33%) per un film nato senza grandi pretese e "joyously trashy", come lo definì il celebre Roger Ebert, nel quale il calore delle location si specchia in quello delle dinamiche sentimentali ed è totale la coerenza con i diversi livelli di decadenza messi in scena…
La scena da antologia. Ricco di momenti 'hot', ancora oggi ci sono spettatori che dubitano della recitazione di Angelina Jolie e Antonio Banderas in una delle più torride e realistiche scene di sesso del mainstream contemporaneo. Ma forse il momento più forte, sempre in questo senso, è la drammatica conclusione del tentativo di truffa ordito dalla coppia dopo le lezioni di Baro impartite dalla bella Julie al principiante Luis, costretto ad abbandonare la moglie ai loro 'compagni' di gioco come risarcimento.
Dove e quando. Alle 23:10 su La5, canale 30 del digitale terrestre e 12 della piattaforma satellitare TivùSat.
Il film. Luis Vargas ha tutto: è giovane, affascinante e possiede una delle piantagioni di caffè più grandi di Cuba. L'unica cosa che manca nella sua vita è una moglie, qualcuno in grado di dare un seguito alla sua discendenza. Luis non crede nell'amore: ha frequentato troppi bordelli per illudersi di scoprire il vero sentimento. Decide così di trovare moglie con l'aiuto di un'agenzia matrimoniale statunitense. A rispondere al suo appello è la misteriosa Julia Russel, donna senza passato.
Dietro le quinte. Originaria acquirente dei diritti del romanzo, fu l'ultimo film per la Via Rosa Productions di Michelle Pfeiffer, che avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Julie invece di Angelina Jolie. Il cambio di idea e di orientamento fu probabilmente la miglior scelta per tutti. Come anche la scelta di cambiare il titolo, inizialmente troppo evocativo del Dancer in the Dark di Lars Von Trier (2000).
Perché vederlo. Per scoprire perché ci sia tanta differenza nelle votazioni di pubblico (83% positive) e critiche (un misero 33%) per un film nato senza grandi pretese e "joyously trashy", come lo definì il celebre Roger Ebert, nel quale il calore delle location si specchia in quello delle dinamiche sentimentali ed è totale la coerenza con i diversi livelli di decadenza messi in scena…
La scena da antologia. Ricco di momenti 'hot', ancora oggi ci sono spettatori che dubitano della recitazione di Angelina Jolie e Antonio Banderas in una delle più torride e realistiche scene di sesso del mainstream contemporaneo. Ma forse il momento più forte, sempre in questo senso, è la drammatica conclusione del tentativo di truffa ordito dalla coppia dopo le lezioni di Baro impartite dalla bella Julie al principiante Luis, costretto ad abbandonare la moglie ai loro 'compagni' di gioco come risarcimento.
Dove e quando. Alle 23:10 su La5, canale 30 del digitale terrestre e 12 della piattaforma satellitare TivùSat.
