NOTIZIE

Stasera in TV 23 aprile: Clint Eastwood e le sue tre figlie in Potere assoluto

Una sorta di riunione familiare quella messa in scena in questo thriller politico, comunque una prova da non perdere per i fan del leggendario regista.

23.04.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Presentato Fuori Concorso al 50º Festival di Cannes, con Potere assoluto l'allora sessantasettenne Clint Eastwood venne escluso dalla corsa alla Palma d'Oro per la prima volta su quattro partecipazioni (dopo il 1985, il 1988 e il 1990). Forse per questo il regista californiano non vi tornò fino al 2003 con Mystic River…

Il film. Luther Whitney, ladro professionista, si introduce nella residenza di Walter Sullivan, un anziano filantropo considerato uno degli uomini più ricchi e potenti degli Stati Uniti, per svuotargli il caveau. Durante il furto, mentre si trova all'interno della camera blindata, celata da un falso specchio nella stanza da letto di Sullivan, Luther assiste all'incontro clandestino tra il Presidente USA Richmond e la signora Sullivan, che, degenerato a causa del comportamento violento di lui, si conclude con l'intervento degli agenti, costretti a sparare alla donna per evitare che questa uccida il Presidente con un tagliacarte. La scena del delitto viene accuratamente ripulita e rimessa in ordine, e il Presidente viene condotto via dagli agenti, i quali dimenticano però accidentalmente il tagliacarte con cui la Sullivan ha ferito il Presidente a un braccio. Luther si impadronisce dell'arma e scappa dalla residenza, divenendo così un testimone scomodo da eliminare.



Dietro le quinte. Non la prima volta che il buon vecchio Clint si cimentava con lo spy movie e con l'intrigo politico (e forse l'ultima, considerando Firefox, Assassinio sull'Eiger e Nel centro del mirino come precedenti), il film viene considerato a seconda dei conteggi il suo diciannovesimo o il ventiduesimo da regista e il quarantesimo da attore. La prima battuta del film è pronunciata da una studentessa d'arte interpretata da Alison Eastwood, ma in scena appare anche la sua primogenita Kimber nei panni di una delle guide della Casa Bianca, e curiosamente proprio durante le riprese, nell'estate del 1996, Eastwood venne a conoscenza dell'esser diventato di nuovo padre, di Morgan Colette (tutte avute da compagne diverse).

Perché vederlo. Discontinuo e canonico, se vogliamo, ma la pulizia formale e la lucidità narrativa di un regista capace di vincere quattro Premi Oscar danno sempre qualcosa in più a un suo film. Tanto più se con un intreccio e una ambientazione tanto taglienti e gelidi, non eccezionali o indimenticabili forse, ma perfetto sfondo per un thriller nel quale dominano le grandi interpretazioni di Gene Hackman (curiosamente mai in scena con il regista), Ed Harris, Laura Linney (alla sua prima volta con Eastwood, prima di Mystic River e Sully) e Scott Glenn.
 

La scena da antologia. Gli amanti delle 'ricorrenze' facciano caso alle location, in particolare quelle delle scene in ospedale, girate sul set di E.R. - Medici in prima linea. Per gli altri, l'ardua scelta che proponiamo è tra la sequenza violenta e brutale che pone le basi dell'evoluzione successiva, con l'ancor più agghiacciante 'pulizia' della scena del delitto, e la rivelazione fatta dal Luther protagonista al vedovo miliardario, in macchina, guidando.

Dove e quando. Alle 21.00 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.