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Stasera in TV 21 marzo: In Jumanji la magia si chiama Robin Williams

Kirsten Dunst aveva tredici anni quando cercava di risolvere il 'Gioco dell'Oca' più pericoloso della storia del cinema.

21.03.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Le 110 caselle del celeberrimo gioco (arrivato a esser venduto all'asta per oltre 60mila dollari nel 2014) furono il campo di battaglia sul quale si svolge il Jumanji di Joe Johnston. Tratto dall'omonimo libro illustrato per bambini del 1981 di Chris Van Allsburg e interpretato da un grande Robin Williams (senza dimenticare Bonnie Hunt, Kirsten Dunst e Bradley Pierce), il film ha appena avuto una sorta di reboot/sequel nel Jumanji - Benvenuti nella giungla con Dwayne Johnson.

Il film. Sembra un gioco innocuo. Invece è Jumanji, un'avventura mozzafiato. Alan, è per anni inghiottito, intrappolato, in una giungla ostile e misteriosa. Si salva e torna nel mondo reale. Ma adesso è in un mare di guai. Alluvioni, coccodrilli inferociti, scimmie impazzite, piante carnivore e rinoceronti scatenati si materializzano e sconvolgono la città. Solo lui può fermarli...



Dietro le quinte. Stando all'autore del libro, la parola "jumanji" sarebbe un termine Zulu per "molti effetti" (riferito alle conseguenze del gioco da tavola al centro del film), eppure Robin Williams si divertiva a dare risposte false in merito, sostenendo che fosse "un'isola dei caraibi"e aggiungendo "prenotate subito un viaggio". Proprio per questa sua tendenza all'improvvisazione il regista ebbe qualche scrupolo nell'accettare Williams come protagonista, ma l'attore fu ligio nell'attenersi al copione (salvo realizzare una doppia versione delle scene nelle quali si lasciava andare al proprio estro, generalmente con Bonnie Hunt). In alternativa avremmo potuto vedere uno tra Tom Hanks (prima scelta della produzione), Dan Aykroyd, Chevy Chase, Sean Penn, Kevin Costner, Richard Dreyfuss, Michael Douglas, Rupert Everett, Harrison Ford, Andy Garcia, Richard Gere, Mel Gibson, Michael Keaton, Kevin Kline, Bill Murray, Bill Paxton, Arnold Schwarzenegger, John Travolta, John Goodman, Tim Allen, Steve Martin, Martin Short, Bruce Campbell, Robert De Niro, Billy Crystal, Jeff Daniels, Alec Baldwin e Bruce Willis (che dovette dedicarsi al Die Hard - Duri a morire del 1995) in sua vece. Come avremmo potuto avere Scarlett Johansson - che aveva appena esordito in Genitori cercasi - al posto di Kirsten Dunst. A cambiare fu invece il tema dell'Inno Nazionale messicano che si sente nel film, almeno nella versione riservata al pubblico del Messico stesso, dove è vietato per legge utilizzare l'Inno con finalità commerciali o umoristiche.

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Perché vederlo. per molti versi, un film imprescindibile! Se non per gli effetti speciali - ovviamente datati - di sicuro per i nostalgici degli anni novanta, ma ancor di più per i fan di Robin Williams, capace di caricarsi sulle spalle l'intero film e le sue dinamiche. Con un interprete così, il compito per Joe Johnston deve essere stato facile (anche per la sua pratica di film del genere, dopo Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi e Le avventure di Rocketeer), ma non banale, visto che creare intorno a lui un contesto in cui avventura, sentimento e commedia risultassero in equilibrio con l'idea originale dell'autore del libro, Chris Van Allsburg, e la sua costruzione di quel mondo fantastico.



La scena da antologia. "Tira i dadi!" urla il giovane Alan mentre la sua amica Sarah fugge inseguita dai pipistrelli, e dà il via alla maledizione che ci permette di godere di un Robin Williams spaesato e apparentemente folle nelle scene successive alla sua entusiastica (ri)apparizione. Dalla approssimativa - prima - sessione di barberia ai vari scontri con leoni, scimmie, rinoceronti, ragni giganti e piante carnivore è un susseguirsi di emozioni, ma attenzione in particolare alla scena in cui Alan lotta con un coccodrillo: all'interno dell'animale c'era un uomo, che - stando al racconto dello stesso Williams - si lamentò rumorosamente quando, preso dall'interpretazione, il nostro eroe lo colpì con una gomitata particolarmente decisa…

I premi. Nonostante il critico Roger Ebert si fosse opposto a tale definizione e anche Robin Williams avesse dichiarato di non voler portare i suoi figli a vederlo perché troppo 'spaventoso', il film venne insignito dello Young Artist Award come Miglior film d'azione/di avventura per la famiglia. Anche se tra le tante candidature ricevute furono i Saturn Award a far sorridere la produzione, per le due vittorie - su sette nomination - nelle categorie di Miglior attrice non protagonista a Bonnie Hunt e dei Migliori effetti speciali (a Stan Parks).

Dove e quando. Alle 21:25 su NOVE, canale 9 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.