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Stasera in TV 20 ottobre: Epocale Silent Hill, dal videogioco all'incubo!

Nel film di Christophe Gans, il punto di svolta di una tendenza sviluppatasi - generalmente con minor fortuna - negli anni a venire.

20.10.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Dieci anni fa (e più) non erano stati molti i film tratti da celebri videogiochi a potersi porre come horror-fantasy di buon livello o capaci di offrire uno spettacolo coerente con l'universo di riferimento… Qualcosa che al Silent Hill di Christophe Gans (Il patto dei lupi, La bella e la bestia) riuscì decisamente bene. Forse anche per la penna di Roger Avary a sostenerlo dietro le quinte…

Il film. Una donna rapisce la figlia malata, contro il volere del marito, e la porta con sé verso sud, dove spera di trovare un miracoloso guaritore. La sua macchina attratta da invisibili forze maligne la porta nella cittadina di Silent Hill. Qui, in un'escalation di tensione, la figlia scompare misteriosamente. La donna dovrà affrontare i fantasmi che popolano quelle lande desolate e far luce sui tenebrosi segreti dell'inquietante cittadina, solo apparentemente abbandonata.



Dietro le quinte. Christophe Gans avrebbe voluto avere Cameron Diaz per il ruolo di Cybil Bennett, da lui chiamata continuamente 'White Wolf' (Lupo Bianco)… e chissà come sarebbe andata a finire (il film, ma anche la carriera della bionda attrice). Dicevamo della firma di Roger Avary sulla sceneggiatura, ma in realtà a lavorare allo script furono anche Nicolas Boukhrief e Christophe Gans (soprattutto nella prima bozza, dove tutti personaggi erano SOLO femminili… scelta bocciata dalla produzione), che poi affiancarono Avary in tutte le versioni successive.

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Perché vederlo. Senza dubbio la miglior trasposizione realizzata per il grande schermo di un videogioco. E non perché si tratti di un capolavoro o di un lungometraggio esente da difetti, ma perché capace di restituire in pieno l’anima del gioco da cui è tratto, quindi tristezza e dolore. Una splendida ambientazione, le affascinanti scenografie di Carol Spier, fotografate con intelligente cupezza da Dal Alustsen, sono un'arma in più per un'opera desolata e decolorata. Che sarebbe un errore sottovalutare o considerare come mero prodotto d’intrattenimento, e superficiale.
 


La scena da antologia. Sono molti i momenti in cui il film ci offre intriganti somiglianze con l'iconografia più classica della saga, quanti quelli in cui se ne distacca in maniera intelligente. Ma tra tutti, sicuramente il pubblico legherà questa avventura alle varie apparizioni del temibile mostro dalla testa piramidale, che qui ammiriamo in una delle sue apparizioni più emblematiche (e nella quale non sarà difficile riconoscere suggestioni di altri classici del genere horror).

I premi. Poche vittorie e molte nomination, tutto sommato anche interessanti. Come quella agli AACTA Awards (Miglior attrice internazionale a Radha Mitchell), ai Golden Trailer Awards (Miglior horror), ai Teen Choice Award (Miglior thriller), della Directors Guild of Canada (Miglior montaggio sonoro) e dei Fangoria Chainsaw Awards (Miglior eroina, Bambina più raccapricciante, Miglior trucco assassino e Migliori scene di malattia).

Dove e quando. Alle 00.45 su Italia 2, canale 120 del digitale terrestre e 16 della piattaforma satellitare TivùSat.