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Stasera in TV 18 febbraio, Bruce Willis dio dell'action in Die Hard – Duri a morire

Azione e divertimento in un cult del cinema d'azione americano diretto da John McTiernan

Die Hard - Duri a morire

18.02.2018 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Stasera, in prima serata, Rete 4 ripropone un grande classico della programmazione serale italiana, Die Hard – Duri a morire. Il terzo capitolo della saga action di John McClane è sempre un bel vedere: un film rilassante ed elettrizzante allo stesso tempo. Ecco perché.
 
Il film. Il tenente John McClane (Bruce Willis) è in una brutta fase della sua vita. La moglie lo ha lasciato e lui si è attaccato alla bottiglia. Ma è costretto a tornare in azione quando il misterioso terrorista Simon (Jeremy Irons) minaccia di attaccare New York con una serie di ordigni esplosivi. Dietro agli attacchi c'è ben altro, e John troverà l'inaspettato aiuto di un negoziante di Harlem, Zeus (Samuel L. Jackson) nel fermare il piano di Simon.

 
Dietro le quinte. La sceneggiatura di Jonathan Hensleigh rientra molto più nettamente nel genere buddy cop rispetto alla media della saga di Die Hard e il motivo è semplice: viene da un progetto a sé stante, un film intitolato Simon Says che era stato pensato per Brandon Lee. Lo script fu prima acquistato da Warner Bros. come possibile sequel di Arma letale e in seguito venduto a Fox che lo usò come base per il terzo Die Hard. Questa pratica è stata adoperata per ogni singolo capitolo della saga di McClane.
 
Perché vederlo. Perché è diretto, come il primo, da John McTiernan, uno dei più grandi registi dell'action americano. E perché l'alchimia tra Bruce Willis e Samuel L. Jackson è tra le più riuscite di sempre.

 
La scena da antologia. John McClane viene scaricato a Harlem con un cartello che reca epiteti razzisti, e viene salvato all'ultimo secondo da Zeus. La scena fu girata davvero a Harlem, ma il cartello venne modificato al computer in seguito.
 
Dove e quando. Su Rete 4 alle 21:15.