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Stasera in TV, 17 agosto: le due Italie di Ferie d'agosto

Nel film del 1995 di un attento Paolo Virzì le faide italiane di allora, le false verità e le piccole miserie di tutti noi

17.08.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Un salto nel passato di vent'anni - per rivedersi e per ritrovare le origini delle divisioni (politiche e non solo) che ci hanno accompagnato da allora - è quello che ci offre il Ferie d'agosto di Paolo Virzì. Un film 'profetico' e divertente nel quale godersi il meglio di Silvio Orlando, Laura Morante, Ennio Fantastichini, Piero Natoli, Sabrina Ferilli e altri…

Il film. A Ventotene, piccola isola pontina, d'estate si trovano in vacanza, vicini di casa, due gruppi di persone: il primo formato da Sandro Molino (con la convivente Cecilia Sarcoli ed una bambina - Martina - figlia di costei), un attore (Mauro), l'amica di lui Francesca (a suo tempo fidanzata di Sandro), Betta e Graziella (conoscenti di Cecilia) e infine Roberto, che vaga dall'Africa a Cuba ed altri lidi, con incarichi (a suo dire) ufficiali. Il secondo formato da un romano, Ruggero Mazzalupi (proprietario di negozi, tipo irruento) padre dell'adolescente Sabrina e marito di Luciana, ma segretamente innamorato della cognata Marisa, donna provocante e bella, accasata con Marcello, un ex cantante di night ora gestore di una profumeria e debitore con Ruggero di 50 milioni. Sfortunatamente un extracomunitario viene colpito da un proiettile sparato per uno stupido scherzo da Ruggero, che viene chiamato a rispondere ai Carabinieri. Ammettendo di aver fatto una rischiosa cattiva azione e nell'intento di farsi perdonare dagli adirati vicini, Ruggero promuove una specie di assemblea notturna: l'occasione dà luogo ad accuse e interventi su piani differenti ivi compresi quelli politici. Tuttavia, sotto le stelle, sembra che ciascuno abbia ceduto, più che a motivazioni e vampate di ordine politico, ai sentimenti e alle proprie vicende personali.



Dietro le quinte. Allora (era il 1995) non fu facile completare le riprese, vista l'estate particolarmente fredda e piovosa e le difficoltà nel portare a termine la scena del bagno serale. Oggi l'incognità maggiore resta quella legata al futuro del 'non progetto' del regista, che - ammette - da venti anni "ogni volta che finisco le riprese di un film, come rito, io scrivo il sequel di 'Ferie d'agosto'. Ho sette, otto ipotesi di sequel, ma credo che non lo girerò mai, purtroppo". Anche per la malinconia che gli darebbe lavorare senza "certi attori", come Piero Natoli, scomparso nel 2001. Vedremo…

Perché vederlo. Ferie d'agosto resta un piccolo film, ma di quelli che riescono a farsi amare. Anche a distanza di tempo. Ben diretto, scritto e interpretato, ancora ci sorprende per la capacità che ebbe di intuire la polarizzazione politica e sociale del nostro Paese agli albori del ventennio berlusconiano, con la contrapposizione delle due famiglie inventate da Virzì. E con i personaggi affidati a Sabina Ferilli ("figlia amara e quasi rassegnata di questa modernizzazione un po' selvaggia") e ai suoi compagni… su tutti Silvio Orlando, giornalista dell'Unità e fustigatore delle giravolte altrui, e il trasformista Ennio Fantastichini, che lo stesso Virzì immagina pronto a cavalcare nuovi carri, con "un figlio candidato nel Movimento 5 Stelle che fa battaglie contro la Kasta"…



La scena da antologia. Non destra e sinistra si scontravano nel film, nonostante tutti abbiano voluto leggere in questa luce lo scontro di cui abbiamo detto (più per l'esser "uscito in pieno periodo elettorale"), quanto più "due mondi: quello di Capalbio e quello di Ladispoli; due modi diversi di consumo, uno legato ai giornali e l'altro alla televisione; due diverse antropologie"… Queste le intenzioni di Virzì, almeno in origine, anche se nel nodale 'incontro al vertice' tra "borazzi violenti, fascisti, fucilatori di gabbiani e cacciatori di extracomunitari", sostanzialmente quelli "che non hanno rispetto per le persone e per le cose e guardano solo la televisione" e "voi intellettuali, che vi atteggiate tanto e state sempre a criticare e a giudicare" le cose sembrano molto diverse…

I Premi. Miglior Film ai David di Donatello (dove Virzì aveva raccolto anche le nomination come Miglior regista e Migliore sceneggiatura, insieme a Francesco Bruni, oltre a quelle per i Miglior attrice protagonista - a Laura Morante - e Miglior attore protagonista, a Ennio Fantastichini) e Ciak d'oro per la Migliore attrice non protagonista a Antonella Ponziani e Miglior montaggio a Cecilia Zanuso. Ferie d'agosto sfiorò la vittoria ai Nastri d'argento nelle 5 categorie di Migliore soggetto, Migliore sceneggiatura, Miglior attore protagonista (Silvio Orlando), Miglior attrice protagonista (Sabrina Ferilli) e Miglior attore non protagonista (Piero Natoli).

Dove e quando. Alle 23:37 su Rete 4, canale 4 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.