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Stasera in TV, 16 ottobre: Keira tra Mortensen e Fassbender in A Dangerous Method

I tre attori danno vita al triangolo più famoso e paradossale della storia, soprttutto di quella della psicoanalisi

16.10.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Per il suo terzo film con Viggo Mortensen il canadese David Cronenberg decise di mettergli 'contro' Michael Fassbender, componendo così una coppia di bellissimi (e di moda) di sicuro traino per il film. Ma nel suo A Dangerous Method, in realtà, è la stessa storia a catturare l'attenzione, di tutti quelli che non fossero rimasti rapiti dalla 'preda' Keira Knightley, contesa tra i due padri della psicanalisi moderna.

Il film. Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, Zurigo e Vienna sono lo scenario di una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto. Quella della turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung, il suo mentore Sigmund Freud e Sabina Spielrein, la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro. Nell'intreccio è coinvolto anche Otto Gross, un paziente incline alla depravazione e determinato a spingersi ben oltre i confini della morale comune. In questa esplorazione della sensualità, l'ambizione e l'inganno preparano la scena per il momento cruciale in cui Jung, Freud e Sabina si incontrano e si separano, cambiando per sempre il corso del pensiero moderno.



Dietro le quinte. Jung e Freud avrebbero potuto essere, rispettivamente, Christian Bale e Christoph Waltz, entrambi poi impegnatisi in altri progetti; ma in compenso così la differenza d'età tra i due attori risultò essere esattamente la stessa che c'era davvero tra i due psicanalisti: 19 anni. Anche se preparare Mortensen non fu facile come previsto per David Cronenberg, che dovette isegnargli a "camminare come un ebreo" e che lo spinse a prepararsi leggendo tutto quello che trovò sul vecchio Sigmund, e arrivando a visitare la casa-museo di questi a Vienna per ulteriore approfondimento. Tra gli attori, il racconto del provino più divertente è però quello di Keira Knightley, 'intervistata' dal regista via Skype perché gli mostrasse le sue migliori - e più 'originali' - 'facce da sesso'… Solo che dopo averle provate a lungo davanti allo specchio, la chat si interruppe bloccandosi proprio durante lo 'show' dell'attrice.

Perché vederlo. Un biopic particolare quello di David Cronenberg presentato al Festival di Venezia 2011, non senza polemiche. Ma soprattutto tra la sopresa dei più, coinvolti a un livello soprattutto intellettuale invece che arististico forse, ma di certo rimasti non indifferenti allo scontro rappresentato. A cavallo tra storia, scienza, sentimento e umanità ai suoi più (relativamente) infimi livelli la storia non manca comunque di ironia e della carica apportata dalle convincenti interpretazioni dei due protagonisti. La criticata mancata empatizzazione del regista con i suoi personaggi è certo voluta, quindi, e risponde alla necessità di evitare personalismi e ingerenze in un punto di vista il più possibile oggettivo, e anche per questo lucido e disciplinato, su una vicenda che - nella scrittura di Christopher Hampton - assume quasi toni vagamente thriller.



I Premi. Solo una Nomination ai Golden Globe (per Viggo Mortensen, come Miglior Attore Non Protagonista), ma tanti riconoscimenti per tutti (dal regista, agli attori, al montatore e ai tecnici, soprattutto del sonoro) ai Premi della Directors Guild of Canada, ai Genie Awards, agli IGN Summer Awards.

Dove e quando. Alle 21.10 su Rai Movie, canale 24 del digitale terrestre e 14 della piattaforma satellitare TivùSat.