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Stasera in TV 15 aprile: Le Vacanze romane di Audrey Hepburn e Gregory Peck

Una grande e affascinante vicenda romantica. Un film entrato nella leggenda e che ha fatto la storia, anche del Cinema Italiano.

15.04.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Un amore rimasto nella storia del cinema, la versione più imitata di un modello narrativo che poche volte avevamo visto realizzato come in quella di William Wyler, che con il suo Vacanze romane regalò l'eternità anche a Gregory Peck e Audrey Hepburn (e alla Vespa).

Il film. La principessa Anna, in visita ufficiale a Roma, decide di sfuggire ai suoi obblighi regali per andarsene da sola alla scoperta della città. Ma nel suo peregrinare, per l'effetto di un sedativo, crolla addormentata venendo ritrovata - e portata a casa propria - dal giornalista americano Joe Bradley. Riconosciutola per le notizie riguardanti la sua scomparsa, il giorno dopo finge di salutarla per continuare a tenerla d'occhio, seguendola per le vie della Capitale. Ma la cornice di Roma non lascia indifferenti i due che finiscono per viverne la magia, avvicinandosi come non avevano previsto.



Dietro le quinte. Nel 1949 Frank Capra aveva provato a fare sua la storia, affidandola a Cary Grant ed Elizabeth Taylor, ma il primo film americano mai girato interamente in Italia andò diversamente. A partire dal leggendario Screen Test (di fatto, giudicata sul girato dopo lo 'stop') con cui Audrey Hepburn si conquistò il ruolo, e dal 'consiglio' (di mettere il nome di lei per primo sul manifesto, visto che avrebbe vinto l'Oscar - che poi, emozionata, dimenticò in bagno) che Gregory Peck diede ai produttori. In compenso - oltre che per motivi economici, dovuti alle riprese tanto lontane - questi scelsero di girare in bianco e nero anche perché gli attori non venissero messi 'in ombra' dalla luce e dai colori della Città Eterna. Che entrò comunque prepotentemente nel film, anche con i suoi cittadini, visto che pare confermato da Peck che Wyler rigirasse o tenesse per buone le scene a seconda dei commenti dei romani presenti a osservare il set.

Perché vederlo. Perché è il primo film americano girato tutto in Italia, perché grazie al film la Vespa Piaggio divenne un simbolo dell'epoca, perché nel film si possono ammirare dei veri reporter (verso la fine) e alcuni veri nobili italiani (che dopo aver partecipato al ballo in Ambasciata devolvettere i salari ricevuti in beneficenza), perché in qualche modo segnò la nascita del mito di Cinecittà e del Cinema Italiano, perché la sua storia affonda le radici in quella della principessa Margaret d'Inghilterra, sorella della Regina Elisabetta II, e del colonnello della RAF ed eroe di guerra Peter Townsend… Un Classico imperdibile e imprescindibile, e non solo del cinema romantico o per i fan della divina Audrey, ma una favola moderna ricca di humour e avventura, di magia ed equilibrio capace di trascendere anche i propri singoli meriti.



La scena da antologia. Al netto delle tante, nelle quali la bellezza di Roma riempie lo schermo e le sue piazze e monumenti ipnotizzano lo spettatore, è quella della Basilica di Santa Maria in Cosmedin, a due passi dal Tevere, che ha scatenato il maggior numero di 'tentativi di imitazione'… La reazione di Audrey Hepburn allo spettacolino organizzato (senza che lei ne sapesse nulla) da Gregory Peck alla Bocca della Verità resta indimenticabile, proprio perché estremament sincera e non preparata.

I premi. Golden Globe e BAFTA per la Miglior attrice ('in un film drammatico' e 'britannica') a Audrey Hepburn, che vinse anche il Premio Oscar di categoria. Uno dei tre vinti dal film (insieme al Miglior soggetto di Dalton Trumbo - riconosciutogli solo nel 2011, come visto nel film omonimo - e ai costumi di Edith Head) sulle dieci nomination complessive.

Dove e quando. Alle 21.20 su La7d, canale 29 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.