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Stasera in TV 14 dicembre: La maschera di ferro, doppio ruolo in costume per Leonardo DiCaprio

Cinema storico e di intrattenimento si fondono in questa avventura ambientata nella Francia di fine ‘600

La maschera di ferro

La maschera di ferro

14.12.2017 - Autore: A.L. (Nexta)
La maschera di ferro è un film del 1998 diretto da Randall Wallace e opera che compie un’azzardata manovra narrativa sdoppiando il personaggio di Leonardo DiCaprio all’interno della stessa storia e facendogli interpretare contemporaneamente il volto 'malato' e allo stesso tempo 'buono' del potere.



Ispirato liberamente al romanzo Il visconte di Bragelonne  di Dumas, il film vive nella forza dell’immaginario letterario legato alle figure dei tre moschettieri e nel richiamo all’ambientazione della Francia monarchica di fine 1600. La corte, con i suoi intrighi, le sue lussurie, i suoi misteri, è sempre stata al centro sia di un certo cinema sia storico sia di puro intrattenimento. La maschera di ferro è un film che somiglia più alla seconda maniera di trattare l’epoca in questione. Dove i riferimenti temporali e letterari diventano il pretesto per portare avanti un racconto avventuroso e a tinte forti giocato per buona parte del tempo tra la contrapposizione del personaggio di DiCaprio buono e innocente e quella del DiCaprio avido e spietato nei confronti del suo popolo e del suo stesso sangue. 
 
Il film. In Francia regna Luigi XIV, un sovrano crudele e spietato con il suo popolo. Aramis (Jeremy Irons), decide di rovesciarne il regno con l’aiuto dei tre moschettieri storici: D’Artagnan (Gabriel Byrne), Athos (John Malkovich) e Porthos (Gérard Depardieu) e usando l’espediente di sostituire il re con un sosia che poi si scoprirà essere il vero fratello di Luigi XIV (DiCaprio) precedentemente imprigionato da una maschera di ferro sul volto per nasconderne l'identità. 

 
Dietro le quinte. Il film fu girato interamente in Francia, nelle seguenti località: Le Mans, Vaux-le-Vicomte, al Castello di Pierrefonds, al Castello di Vaux-le-Vicomte, Lione, al Castello di Fontainebleau, al Castello di Taureau e La Ferté-Alais. 
 
La scena di antologia. Il momento in cui Filippo si libera dalla maschera che lo imprigiona da anni riscoprendo il brivido della libertà. 
 
Perché vederlo. Cinema di intrattenimento che però porta con sé una riflessione sui valori universali dell’uomo come la libertà. A volte è un po’ troppo semplicistico. 
 
Dove e quando. Giovedì 14 dicembre alle ore 21:30 su Nove.