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Stasera in TV 13 maggio: Quella sporca ultima rete dei Mean Machine

Dal football americano al calcio, il genere sportivo-carcerario si rinnova con un film che avrebbe voluto essere cult.

13.05.2018 - Autore: Mattia Pasquini
Prodotta da Matthew Vaughn (Kick-Ass) e Guy Ritchie, questa versione pedatoria del leggendario Quella sporca ultima meta resta perfettamente nel solco di quella cinematografia. Ma se il Mean Machine di Barry Skolnick (unico film in una carriera che lo vide dietro la macchina da presa solo per un episodio di una serie televisiva del 2009) non riuscì a segnare la Storia del Cinema, la sua squadra - Jason Statham, il redivivo Burt Reynolds e l'ex calciatore Vinnie Jones su tutti - qualche goal lo regalò.

Il film. Un ex-campione di calcio finisce in galera per aver truccato la partita Inghilterra-Germania e, da ubriaco, aver aggredito un poliziotto, venendo dunque costretto ad organizzare una squadra di detenuti da contrapporre a quella dei secondini. Se perderà dovrà affrontare la rabbia dei suoi compagni, ma in caso contrario potrebbe dire addio alla libertà condizionale. Il pareggio non è contemplato.



Dietro le quinte. Che Jones fosse un calciatore lo abbiamo detto, ma non di che livello… Visto che negli anni '80 finì persino con il vincere una Coppa nazionale inglese con il suo Wimbledon e a vantare diverse presenze nella nazionale gallese (nonostante fosse nato a Watford, e grazie alle origini del nonno). Ma anche Statham fece parte di una nazionale inglese, quella di nuoto, con la quale partecipò ai Campionati mondiali di categoria classificandosi dodicesimo. I due, come noto (e insieme a Jason Flemyng, Vas Blackwood e Jake), avevano già condiviso il set di Lock & Stock - Pazzi scatenati nel 1998 (degli stessi produttori). Quanto a Burt Reynolds, sembra proprio che il ruolo del Paul Crewe del 1974 gli fosse rimasto nel cuore, considerato che oltre a questo remake alternativo partecipò anche a quello del 2005, L'altra sporca ultima meta, con Adam Sandler.

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Perché vederlo. "Non è altro che Quella sporca ultima meta di Robert Aldrich, con qualche cambiamento nel copione", dicemmo tempo fa, ma lo spostamento dal penitenziario statunitense originario alla prigione in Inghilterra - dove il calcio è di casa - conferì alla storia un certo folklore sul quale le versioni con la palla ovale non poterono contare. Un appeal che forse conquisterà - almeno alla visione - esclusivamente il pubblico europeo e calciofilo, più incline a sorvolare su certe 'scorrettezze' (cinematografiche più che di gioco) e gratificato da un diverso e più comico Fuga per la vittoria. E poi, c'è Burt!



La scena da antologia. Non fosse altro che per una certa patina storica, più degli incontri di braccio di ferro e le violenze carcerarie varie (o gli allenamenti della sconclusionata squadra) vale la pena ricordare - al netto di possibili spoiler - quella in cui verso la fine del film i commentatori del match esaltano la squadra vittoriosa. Con un discorso che si rifà direttamente a quello molto colorito ed enfatico pronunciato dal telecronista norvegese Bjørge Lillelien dopo il match tra Inghilterra e Norvegia nelle qualificazioni ai Mondiali di Spagna 1982.

Dove e quando. Alle 23.00 su Paramount Channel, canale 27 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.