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Stasera in TV, 13 aprile: Millennium - Uomini che odiano le donne, la versione di Fincher

Tra investigazione e thriller, il cult scandinavo torna sotto una veste ricca di carisma. E del fascino dell'incompiuta...

13.04.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Il Millennium - Uomini che odiano le donne di David Fincher resta un caso particolare nella carriera del regista di Fight Club, Zodiac e Gone Girl. Sembrato un azzardo per un professionista noto per non scendere a compromessi e mettere a dura prova i suoi produttori - sia per la scelta di confrontarsi con una storia da poco portata al cinema nel film svedese dal titolo quasi omonimo, sia per quella di affidarsi a un Daniel Craig difficile da vedere in questi panni - il film resta una tappa importante nella sua filmografia. E una sfida con la quale il cineasta sembra ancora volersi cimentare...

Il film. Mikael Blomkvist, giornalista coinvolto in uno scandalo, accetta l'offerta di un ricco industriale che gli chiede di indagare sulla sparizione di una ragazza avvenuta quarant'anni prima. Lo aiuterà la giovane hacker Lisbeth Salander.



Dietro le quinte. Carey Mulligan, Ellen Page, Kristen Stewart, Natalie Portman, Mia Wasikowska, Keira Knightley, Anne Hathaway, Olivia Thirlby, Emily Browning, Eva Green, Scarlett Johansson, Léa Seydoux, Emma Watson ed Evan Rachel Wood erano state considerate per il ruolo della nuova Lisbeth Salander, rifiutato dalla Noomi Rapace del primo film ('esaurita' dopo i tre film interpretati), prima di approadare a Rooney Mara. L'attrice, per estrema fedeltà al personaggio, si è praticata davvero i piercing che mostra su sopracciglia, labbra, naso e orecchie, togliendoli dopo la fine delle riprese (tutti, a parte quello sul capezzolo destro, per non doverlo rifare in caso di sequel).

Perché vederlo. Sicuramente per soddisfare la curiosità di vedere un cult della letteratura e della cinematografia contemporanee rifatto da un maestro come David Fincher, capace da sempre di dare il suo tocco personale - quanto a regia, fotografia, thriller - a una storia. Anche arcinota come questa. Poco accondiscendente con le aspettative del pubblico, al punto da tenere separati a lungo i due protagonisti, e al limite del prolisso, nella sua abbondanza di informazioni e di preparazione, il film promette da tempo di proseguire con uno o due sequel (dal cast rinnovato). Vale la pensa farsi trovare preparati in caso - finalmente - si decidessero.



La scena da antologia. Disturbante e prevista, attesa e imprescindibile, la scena dello stupro della giovane protagonista da parte del proprio nuovo tutore è di quelle che restano impresse a lungo nella memoria. Per quanto il film proceda offrendo allo spettatore scene ricche di fascino e un intreccio coinvolgente, il pensiero della violenza subita - ma anche della 'creativa' reazione della ragazza - accompagna a lungo. E a suo modo aiuta a costruire il personaggio, oltre che a trasmettere una energia anomala che facilita tanto l'empatizzare con lei quanto l'affrontare con pazienza e veemenza insieme il resto dello sviluppo.

I premi. Se il film originario non era andato oltre le nomination di Festival e associazioni di categoria (dei critici di Houston, Londra, New York e Las Vegas per esempio) e - soprattutto - il BAFTA inglese per il 'Best Film not in the English Language', il Millennium di David Fincher può vantare il Premio Oscar per il Miglior montaggio del 2012 andato a Kirk Baxter e Angus Wall. Per il resto, anche per lui, tante candidature: agli Oscar (Miglior attrice protagonista a Rooney Mara, Migliore fotografia, sonoro e montaggio) e ai Golden Globe (Miglior attrice e colonna sonora), più che ai BAFTA, gli Empire Award o gli MTV Movie Award (Miglior performance femminile, Miglior performance rivelazione, Miglior trasformazione su schermo - tutte e tre per Rooney Mara).

Dove e quando. Alle 23:22 su Rai 4, canale 21 del digitale terrestre e canale 10 della piattaforma satellitare TivùSat.