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Stasera in TV, 11 marzo: Stand by Me, lo Stephen King che abbiamo tutti nel cuore

Da un racconto del grande scrittore, un film senza tempo dal cast giovanissimo e talentoso.

Stand by Me film

Stand by Me film

11.03.2018 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Basato sul racconto Il corpo di Stephen King, il film Stand by me - Ricordo di un'estate di Rob Reiner fu la rivelazione del regista di Harry ti presento Sally e Misery non deve morire. Ma soprattutto una grande elegia dell'amicizia.

Il film. In una piccola cittadina circondata dalle foreste dell'Oregon, un gruppo di amici - il sensibile Gordie (voce narrante dell'avventura), il duro Chris, l'eccentrico Teddy e il fifone Vern - sono alla ricerca del corpo di un ragazzo scomparso. Per dimostrare a tutti di essere degli eroi, intraprendono un indimenticabile percorso di due giorni che si trasforma in un viaggio alla scoperta di se stessi. Quando s'imbattono nei teppisti del paese armati di coltelli, i ragazzi scoprono anche di avere un inaspettato coraggio.



Dietro le quinte. Considerato dallo stesso regista il suo film migliore, questo classico moderno avrebbe potuto esser stato diretto da Adrian Lyne, costretto a rinunciare per il protrarsi della lavorazione del 9 settimane e 1/2 del 1986. Fu proprio Reiner a scegliere la versione originale della celebre canzone del 1961 - scelta anche per il titolo - invece della possibile cover che avrebbe dovuto esser realizzata da Michael Jackson… per la gioia dei produttori. Due curiosità riguardano gli interpreti, per l'ammissione di Corey Feldman di aver fatto uso di droghe con l'amico River Phoenix durante la lavorazione, e i fan tutti, interessati a sapere che dal 2007 nella città di Brownsville, in Oregon, si tiene una celebrazione annuale del film, dal 2013 fissata al 23 luglio.

Perché vederlo. Uno dei film di riferimento di un genere sempre più praticato come quello 'generazionale', grazie anche alla presenza di Wil Wheaton, Corey Feldman, Jerry O'Connell (al debutto) e River Phoenix (già una star dopo l'Explorers di Joe Dante) protagonisti giovanissimi e promettenti, che abbiamo ritrovato di recente sull'onda nostalgica delle celebrazioni dei trent'anni del film. Ma ridurlo a una storia di 'Coming of age' sarebbe riduttivo, per le implicazioni relative alla mortalità e al senso di solitudine proprie della condizione umana di cui è intrisa la vicenda. Che è raccontata dal punto di vista dei quattro ragazzi, e con uno stile narrativo apparentemente semplice, ma si rivela alla lunga ben più intensa e profonda di molti altri conclamati tentativi.
 

La scena da antologia. Forse meno spettacolare di come la ricordassimo, la scena del salto dal ponte resta uno degli snodi chiave dell'avventura dei quattro amici. Ma sicuramente vedremo con occhi diversi quella delle sanguisughe, sapendo che per realizzarla venne appositamente costruita una pozza, poi abbandonata in modo ché - a distanza di mesi, arrivato il momento di girare - si fosse trasformata in una vera palude, con delle vere sanguisughe!

I premi. Tra i migliori dieci film dell'anno secondo il National Board of Review, furono in pochi a essere tanto lungimiranti come i Young Artist Awards che assegnarono un premio al giovanissimo e dotato cast, nello specifico il Jackie Coogan Award a Wil Wheaton, River Phoenix, Corey Feldman e Jerry O'Connell. Per il resto tante nomination e il BMI Film & TV Award alla Miglior canzone: l'immortale Stand by Me di Ben E. King.

Dove e quando. Alle 23:04 su Rai 5, canale 23 del digitale terrestre e 13 della piattaforma satellitare TivùSat.