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Stasera in TV, 10 luglio: Snatch, Lo strappo irricucibile di Guy Ritchie

L'allora Mr. Madonna conferma la piacevole sopresa di Lock & Stock con un film ricco di star e di colpi di scena

10.07.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Dopo RocknRolla, Sherlock Holmes e Operazione U.N.C.L.E., ormai lo conosciamo, ma quando uscì il suo Lock & Stock, Pazzi Scatenati non in molti avrebbero pensato che Guy Ritchie potesse regalare perle come Snatch, Lo strappo. Oggi quel film soprendente torna in tv con il suo carico di stelle (Benicio Del Toro, Brad Pitt, Jason Statham, Ewen Bremner, Vinnie Jones e Rade Serbedzija) e di imboscate, doppi giochi e situazioni farsesche.

Il film. Il ladro di gioielli Franky Quattodita fa una piccola deviazione a Londra sulla strada per New York, dove doveva consegnare al suo boss un enorme diamante rubato. Scatena così, involontariamente, una valanga di avvenimenti comici e sinistri che si snodano intorno al mondo violento e clandestino della boxe senza guantoni, tra agenzie di pegni, allevamenti di suini, zingari irlandesi e uno strano cane.



Dietro le quinte. Impossibile non pensare al suo precedente ruolo in Fight Club nel vedere il Mickey di Brad Pitt, ma l'attore voleva così tanto lavorare con Ritchie che accettò comunque. Un ruolo che il regista rese volutamente ancora più incomprensibile, sia per le difficoltà di Pitt a gestire l'accento londinese, sia per le critiche ricevute nel precedente Lock & Stock - Pazzi scatenati da pubblico e stampa riguardo le pronunce dei personaggi. Proprio il regista appare in un cameo (è l'uomo che legge il giornale in fondo al bar quando vediamo per la prima volta Doug "La zucca").

Perché vederlo. Per contare tutte le 163 volte in cui viene detto "Fuck" sarebbe una missione impossibile, ma per quanto il mero dato numerico dia la misura della 'scorrettezza' e della violenza a tutti i livelli del film, lo Snatch di Guy Ritchie va al di là. Per brillantezza e spontaneità, la storia di questi gangster dei bassifondi di Londra resta unica, anche per il ritmo impresso dalla regia, capace di dare equilibrio a un tale succedersi di colpi di scena e di situazioni adrenaliniche. Che speriamo di ritrovare nella mini serie tv da dieci episodi derivatane, che è già stata annunciata e che si spera possa coinvolgere qualcuno dei protagonisti di allora, Ritchie su tutti.



La scena da antologia. Dal "Non sono in molti ad avere preso il nome da un incidente aereo" del Turco di Jason Statham alla scena dell'incidente di Boris e la rapina alla gioielleria, ai combattimenti e alla meravigliosa follia dello dello zingaro Mickey, fino al "siamo fottuti" che prelude alla "cazzuta" e turbolenta scena finale, e senza dimenticare i cambi di abito degni di Fregoli (ben quattro) mentre Benicio del Toro "Quattro dita" telefona al Cugino Avi, ognuno potrebbe redigere un elenco interminabile di scene 'scelte' da questo film. Ma, gusti a parte, a nessuno sarà sfuggita la citazione del Le Iene tarantiniano con la discussione iniziare sul "Like a Virgin" di Madonna, ex moglie del regista (dal 2000 al 2008).

I Premi. Soprattutto i due Empire Awards a Guy Ritchie e Vinnie Jones per un film che forse molte giurie non seppero capire, in ogni senso. Tante nomination e qualche sparsa menzione e riconoscimento non sminuiscono un film che ha affascinato e sorpreso il pubblico e la critica in maniera non razionale...

Dove e quando. Alle 23:00 su laeffe, canale 139 SD di Sky Italia.