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Stasera in TV 10 febbraio: Immenso Cuarón, tra le stelle di Gravity

Sandra Bullock e George Clooney nello spazio nel film cult che aveva aperto il Festival di Venezia

10.02.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Fu un evento, la presentazione alla 70ª edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (dove era il film d'apertura) del Gravity di Alfonso Cuarón… Una anteprima mondiale che diede il via alla cavalcata trionfale del film con George Clooney e Sandra Bullock, culminata con le 10 nomination e i sette Premi Oscar.

Il film. La dottoressa Ryan Stone è un'ottimo ingegnere medico alla sua prima missione sullo shuttle insieme all’astronauta esperto Matt Kowalsky al comando del suo ultimo volo prima di ritirarsi. Durante quella che sembrava una passeggiata nello spazio di routine, accade il disastro. Lo shuttle viene distrutto, lasciando la Stone e Kovalsky completamente da soli, collegati a nulla se non l’uno all’altra, ruotando verso l’oscurità. Il silenzio assordante conferma che hanno perso qualsiasi contatto con la Terra, e con esso qualsiasi possibilità di salvezza. Mentre la paura si trasforma in panico, ogni boccata d’aria si mangia quel poco di ossigeno che rimane. Ma l’unica strada verso casa potrebbe essere spingersi ancora più lontano nella terrificante distesa dello Spazio.



Dietro le quinte.Non dovevamo girare Gravity. Avevamo un altro progetto da fare insieme, ma tutto è crollato a causa della crisi” ci aveva rivelato il produttore del film, David Heyman, parlando anche dei tentativi di ingaggiare diverse attrici prima di Sandra Bullock, rivelatasi perfetta… Inizialmente, infatti, la Universal avrebbe voluto Angelina Jolie, ma i costi lievitati del film li spinsero a rinunciare. Dopo l'impulso tecnologico dato dall'Avatar di James Cameron, però, il progetto divenne più percorribile e si esaminò la possibilità di affidarsi a Natalie Portman (impossibilitata dalla gravidanza), Rachel Weisz, Naomi Watts, Marion Cotillard, Abbie Cornish, Carey Mulligan, Sienna Miller, Scarlett Johansson, Blake Lively, Rebecca Hall, Olivia Wilde e la preferita del regista, Salma Hayek, rifiutata per la poca credibilità di avere un'astronauta messicana. Analogo iter subì la scelta del protagonista maschile, per il quale vennero considerati anche Daniel Craig, Tom Cruise, Tom Hanks, Harrison Ford, John Travolta, Bruce Willis, Russell Crowe, Kevin Costner e Denzel Washington. Presenza-assenza quella di Ed Harris, scelto come voce off-screen del controllo missione, forse anche per le sue esperienze pregresse in Apollo 13 (1995) e Uomini veri (1983).

Perché vederlo. Paradossalmente criticato per la poca accuratezza scientifica - per altro ammessa dal regista, più preoccupato della storia che delle licenze - il film è un vero e proprio 'Instant Cult'. Uno sci-fi capace davvero di portare lo spettatore nello spazio, in una atmosfera 'zero' anche dal punto di vista esistenziale. Non il primo a raccontare la solitudine e l'impossibilità del vivere in quelle condizioni, ma sicuramente un film che entra di buon diritto nel gotha del genere, e sin dall'inizio. Spettacolare e intenso, carico di humor e di angoscia, esemplare per interpretazioni e regia. "Una vera e propria odissea", come raccontammo nella nostra recensione da Venezia, "in grado di ipnotizzare chi sta a guardare nel tempo di una manciata di fotogrammi".



La scena da antologia. Non è tanto lo spogliarello in assenza di gravità - per quanto da molti apprezzato - quanto piuttosto la sequenza d'apertura a rimanere nella storia, e a portare con sé il film stesso. Un unico, singolo e continuato piano sequenza (vero e proprio marchio di fabbrica del regista messicano) di oltre dodici minuti nel quale si pongono le basi per il dramma successivo e che costrinse gli attori a un intenso allenamento e a memorizzare ogni minimo movimento da effettuare durante le riprese, originariamente effettuate 'sottosopra', e mantenute tali definitivamente, dopo aver provato a montarle ruotate di 180 gradi.

I Premi. Migliore regia, fotografia (Emmanuel Lubezki), montaggio, effetti speciali, sonoro, montaggio sonoro e colonna sonora ai Premi Oscar, ma molti premi anche ai Golden Globes (Miglior Regia), ai BAFTA (6), agli Empire Awards (3), ai Satellite, ai Saturn e ai Critics' Choice Movie Awards, il film raccolse anche il curioso GQ Men of the Year per il Visionario dell'anno (Alfonso Cuaròn) e il premio del Palm Springs International Film Festival a Sandra Bullock come Miglior attrice.

Dove e quando. Alle 21.10 su Canale 5, canale 5 del digitale terrestre e della piattaforma satellitare TivùSat.