NOTIZIE

Stasera in TV, 1 giugno: Il grande Lebowski, noir delirante dei fratelli Coen

Il Drugo, Walter, Jesus, Donny sono ormai figure immortali, impossibile non rivedere all'opera i vari Bridges, Goodman, Buscemi, Turturro e Philip Seymour Hoffman.

01.06.2017 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
Liberamente ispirato a Il grande sonno di Raymond Chandler, Il grande Lebowski di Joel ed Ethan Coen fu inizialmente un insuccesso, di pubblico e di critica. Incredibile, a pensare alla fama raccolta negli anni da questo vero e proprio cult ricco di trovate geniali e rimaste impresse nella cultura popolare e carico di stelle del livello di Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, John Turturro, Julianne Moore e Philip Seymour Hoffman (uno dei cinque film nei quali i due recitarono insieme).

Il film. Jeff Lebowsky detto "Drugo" (Jeff Bridges) È un fricchettone che trascorre le proprie giornate tra partite a bowling e bevute con gli amici. Improvvisamente diventa protagonista di un equivoco grossolano: viene scambiato per un suo omonimo, un anziano miliardario invalido con una giovane moglie pornoattrice per passione. Senza nemmeno rendersene conto Jeff si ritrova catapultato in un mondo surreale alle prese con una parata di personaggi pazzi, isterici e sfigati...



Dietro le quinte. Ben piazzato nella speciale classifica dei film più sboccati, Il grande Lebowski conta ben 222 ripetizioni della celebre "F-Word". Chissà se per una questione di rispetto del personaggio al quale si ispirarono i Coen per il loro Drugo: Jeff "The Dude" Dowd, amico e finanziatore del loro primo film, tra i fondatori dei Seattle Seven (come anche il personaggio del film a un certo punto conferma). I due dichiararono di aver girato il film facendo largo uso del grandangolo, per la sua comodità nel tenere il fuoco e rendere i movimenti di macchina più dinamici. E ancora: come si vede dall'indirizzo sull'assegno, il Drugo abita in 609 Venezia Avenue, a Venice, mentre la casa in cui incontra Jackie Treehorn è quella disegnata dall'architetto John Lautner - e utilizzata in molti altri film e servizi di moda - sulle colline sovrastanti LA; casa poi donata, nel 2016, al Museum of Art della Contea di Los Angeles dal proprietario James Goldstein.

Perché vederlo. Per quanto - come sostenuto da Joel in una intervista del 2009 - il film abbia riscosso più entusiasmo nel pubblico di quanto ne abbia suscitato nei suoi stessi regista e sceneggiatore, il folle e apparentemente caotico susseguirsi di eventi continua a mantenere la sua carica ipnotica. L'ambiguità del tono, in grado costantemente di farci dubitare sul genere del film e di stravolgere i canoni dell'hard boiled, e il mix di paranoia e sciatteria dei suoi protagonisti ne fanno una opera visivamente notevole e originale. Un vero Cult che può vantare tra i suoi estimatori pubblici di ogni genere, ed estrazione, come hanno dimostrato anche Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Olivia Munn e Dennis Quaid in un evento del 2015.



La scena da antologia. "Stai per entrare in una valle di lacrime"… "Segna ZERO!" urla Walter (ispirato al regista John Milius e interpretato da John Goodman) al povero Smokey (Jimmie Dale Gilmore) durante il torneo di bowling, estraendo la pistola. Uno "stronzo sciroccato" che imperversa per tutto il film e domina, al pari del Drugo di Jeff Bridges. Ma sulla pista da Bowling - sempre la 23, per tutto il film! - si svolge anche la delirante presentazione del Jesus Quintana di John Turturro, personaggio entrato nel mito e ispirato ai due fratelli dalla performance dell'attore italoamericano tenuta nel 1988, al Public Theater, in Mi Puta Vida. Non illudetevi però di poter calcare quelle stesse tavole, il Bowling Holly Star Lanes di Santa Monica, sull'uscita della Freeway 101, dove erano state girate le scene, ha ormai lasciato il posto a una scuola elementare.

I premi. Miglior film straniero ai Golden Aries Awards e poco più, per un film che ha scatenato un vero fenomeno internazionale, finendo con il creare negozi di gadget per fan in visibilio… Gli EFA e la Berlinale del 1998 non apprezzarono abbastanza la creatura di Joel ed Ethan Coen, come anche gli Empire Awards, i Satellite e i nostri Nastri d'Argento.

Dove e quando. Alle 23.28 su Iris, canale 22 del digitale terrestre e 11 della piattaforma satellitare TivùSat.