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Stasera in TV, 1 febbraio: The Wrestler, l’ultimo ring per Mickey Rourke nel dramma di Darren Aronofsky

L’attore in un’interpretazione significativa nel ruolo di un wrestler dimenticato dal suo pubblico

The Wrestler

The Wrestler

01.02.2017 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
Il successo dà, e il successo leva, aspirazioni, voglia di vivere, identità. Su questi temi riflette The Wrestler, l’intenso film di Darren Aronofsky che fu premiato a Venezia nel 2008 con il Leone d'Oro e con protagonista l’attore Mickey Rourke. L’interprete di 9 settimane e ½ recita nel ruolo di un wrestler ormai non più di successo, che lotta con problemi economici e famigliari continuando però ad inseguire il sogno di un applauso dal pubblico, di un ultimo ring sul quale esibirsi.

Il regista immagina quindi una parabola decadente per il suo protagonista, e soprattutto gioca con gli elementi che la realtà gli mette a disposizione. In questo caso specifico la storia dell’attore Mickey Rourke, il cui percorso artistico, fama in breve tempo e poi caduta nel dimenticatoio, lo fanno assomigliare molto al personaggio che interpreta, quello del wrestler Robin Ramzinski
 
Il film. Robin Ramzinski è un wrestler trasfigurato nell’animo e nel volto dopo anni passati a prendere botte sul ring per divertire gli spettatori. Il suo corpo gigantesco, lo stile kitsch, sono a proprio agio solamente se sotto la luce di uno spettacolo dal vivo.

Perché nella realtà questi stessi elementi sono invece goffi, fuori posto, alieni e soprattutto lo costringono a confrontarsi con la quotidianità non proprio facile di Robin. Nella sua vita mancano soldi, affetto, visto che la figlia lo odia, e manca l’amore di una compagna. Quando Robin/Randy proverà, in seguito ad un problema cardiaco a lasciare il mondo del wrestling, capirà che la sua esistenza ha un senso solo se passata sul ring. Rourke per il ruolo si trasfigura completamente; capelli lunghi, tutine fluorescenti, e così Randy prende vita di fronte ai nostri occhi. 


 
Dietro le quinte. Una curiosità del film, che ha molti richiami con la vita reale del suo protagonista, riguarda anche il legame tra uno dei personaggi minori del film e un episodio realmente accaduto. Scott Siegel, l’attore che interpreta il pusher di steroidi, è stato arrestato qualche mese dopo le riprese proprio per possesso di steroidi e resistenza a pubblico ufficiale. Altro aneddoto, Bruce Springsteen, amico personale di Rourke, ha contribuito alla colonna sonora del film con un brano intitolato The Wrestler dedicato espressamente all'attore e alle similitudini tra la vita di Rourke e quella di Randy Robinson.
 
Perché vederlo. Mickey Rourke è indimenticabile nel ruolo di una vecchia carcassa che non si rassegna al suo destino ed è drogato, più che di stereotipi, di un affetto del pubblico che non riceve invece nella vita vera. 
 
La scena da antologia. Particolarmente significativo il momento nel quale vediamo Randy/Robin per la prima volta. Il regista ce lo mostra sempre di spalle per alcuni minuti, e ne sottolinea così la prestanza fisica, la corporeità, lasciando anche un velo di mistero.
 
Premi. Ai Golden Globe del 2009, Miglior attore in un film drammatico a Mickey Rourke e Miglior canzone (The Wrestler) a Bruce Springsteen
 
Dove e quando. Mercoledì 1 febbraio alle ore 21:15 su Tv8. 
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