NOTIZIE

Spaghetti e stand-up comedy, 5 comici italiani da tenere d’occhio

Gli stand-up comedian di casa nostra scorretti e divertenti

Saverio Raimondo 

19.01.2016 - Autore: Alessia Laudati (Nexta)
In testa hanno stereotipi resistenti sull’Italia, le donne, l’amore, la morte, le debolezze umane e i vizi di un paese che sembra aver perso da tempo la capacità di ridere di se stesso senza censure. In mano però hanno solo un microfono e nessuna maschera – al massimo qualche imitazione - dietro la quale celarsi per poter scagliare meglio alcune critiche feroci ai vizi e ai costumi dei nostri giorni. Sono i comici della stand-up comedy, genere di intrattenimento dal vivo di stampo anglosassone – avete presente Louis C.K.? - che si sta lentamente diffondendo anche qui in Italia. Due le caratteristiche principali di questa maniera di stare sul palco: il flusso di coscienza di durata circoscritta che caratterizza la performance e l’interazione dinamica con il pubblico.
 
É all'audience infatti che i comici rispondono in diretta cogliendo i cambi di intensità, di velocità e di interesse. Al di là del fenomeno, che è interessante di per sé, alcuni dei performer in questione stanno sperimentando l’approdo a format televisivi e cinematografici più tradizionali. Ecco quindi cinque comici da tenere d’occhio per il 2016. 
 
Edoardo Ferrario. Stand-up comedian e imitatore nato a Roma nel 1986. Dopo aver frequentato l’Accademia del Comico, comincia a esibirsi nei locali della città con i suoi monologhi che prendono di mira sia il mondo degli universitari, sia l'universo di sottoculture tipicamente romane, fatto di mode e atteggiamenti iconici e standardizzati. Dallo studente ignorante ma creativo, all’arroganza del pariolino troppo cresciuto, Ferrario cambia voce, tono, postura e non ha davvero pietà. Per gli esordi invece, dopo il lavoro con Sabina Guzzanti nel programma Un, Due, Tre, Stella! su La7 ha scritto una webserie di successo come Esami e sta attualmente lavorando ad un film per il grande schermo. 

 
Luca Ravenna. Nato nel 1987 a Milano, è membro del collettivo dei The Pills – dove collabora alla parte di scrittura – è stand-up comedian d’ufficio per il programma Natural Born Comedians su Comedy Central. Dal 2014 si fa le ossa nei club romani, dove rischia la vita facendo un'arguta ironia sulle abitudini diverse degli abitanti delle due città. Negli ultimi mesi del 2015, ha scritto una webserie dal titolo Non c’è problema, trasmessa dalla versione online di La Repubblica. 
 
Velia Lalli. Una delle poche donne del panorama stand-up comedy italiano, affiliata al gruppo di stand-up comedian del progetto Satiriasi. Per far capire al pubblico che la comicità non è una questione di genere, Velia Lalli parla e fa ridere apertamente su argomenti come il sesso e le debolezze femminili. Attualmente è in giro per l’Italia con uno show tutto suo dal titolo Bad Girl - sfrontata all'occorrenza
 
Saverio Raimondo. Il suo stile di comicità enfatica, urlata ed eccentrica, si scontra con una fisicità minuta e fanciullesca che non fa presagire una satira così sopra le righe. Non è male per un giovane comico nato nel 1984 che sul palco raggiunge picchi altissimi in termini di decibel emessi e livello di provocazione. In passato ha lavorato con Serena Dandini, in radio, ha condotto l’ultima edizione del Dopofestival e ha fondato la serata del Cocktail Comedy Club a Roma. 
 
Stefano Rapone. Meno noto dei colleghi, si distingue per una comicità monotono, quasi depressiva, che si scontra invece con la violenza delle critiche che il comico rivolge verso se stesso e verso il mondo. Nato anche lui a Roma nel 1986, comincia a esibirsi come stand-up comedian nel 2014 dopo essersi dedicato ai fumetti e aver conseguito una laurea in lingua e cultura giapponese. Nel 2015 si è invece esibito nella trasmissione Natural Born Comedians del canale Comedy Central.
FILM E PERSONE