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Sherlock: grandi colpi di scena nell'episodio 4x02, The Lying Detective

Sherlock sfida un grande cattivo in una puntata che rimette finalmente John Watson al suo posto, accanto al protagonista

Sherlock

09.01.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Alla seconda puntata, la quarta stagione di Sherlock ingrana davvero la marcia giusta. Dopo un primo episodio in cui l'elemento di indagine e i colpi di scena sono andati a scapito dell'elemento umano, con un John Watson stranamente relegato a ruolo di contorno sullo sfondo, il nuovo episodio, “The Lying Detective”, lo riporta al centro degli eventi. Ma la riuscita della puntata è anche da attribuirsi alla presenza di un cattivo di grande impatto, il Culverton Smith di Toby Jones, personaggio capace di sfidare Sherlock su più livelli – come il compianto Moriarty.



“The Lying Detective” è dunque una partita a scacchi giocata da due menti superiori, ma questo non pregiudica una partecipazione attiva di Watson. Tormentato dallo “spettro” di Mary, Watson fatica a superare il lutto per la sua scomparsa e incolpa Sherlock di essa. Nel frattempo, il segugio di Baker Street sembra aver perso il controllo, è assuefatto alle droghe e ossessionato da Smith, ricco filantropo che lui è convinto sia in realtà un gelido serial killer. Una preoccupata Mrs. Hudson contatta dunque Watson e lo convince ad aiutare l'ex amico in difficoltà. Ma, è il caso di ripeterlo per l'ennesima volta, nulla è come sembra quando in ballo c'è Sherlock Holmes.

L'episodio riesce a rimettere in sesto la squadra di investigatori in maniera convincente: Holmes e Watson tornano a completarsi – e il completarsi è uno dei temi della puntata – e a lavorare a un caso insieme. Watson non è solo al traino del suo amico cervellone, ha abilità tutte sue, la concretezza che a Sherlock manca e la capacità di tenerlo sotto controllo. C'è un momento in cui questo arriva alle estreme conseguenze e Watson finisce per picchiare brutalmente il collega. Uno sfogo necessario che porta, come sempre, a sviluppi inattesi.

Non manca un accenno di attualità, con Culverton Smith che evoca gli spettri più spaventosi della prossima presidenza Trump mentre si chiede: se la Regina d'Inghilterra, con tutto il suo potere, decidesse di voler uccidere qualcuno, si riuscirebbe a incastrarla? C'è anche una sfumatura di Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto in questo dilemma morale.



Scritto da Steven Moffat, l'episodio fa buon uso di tutti i personaggi, compresa una Mrs. Hudson inedita – donna d'azione molto più concreta del solito – e dà il giusto e sentito addio ad Amanda Abbington. Presentandoci anche un lato nascosto di Sherlock, molto più emotivo e meno calcolatore di quando normalmente lo si consideri, e chiudendosi con un colpo di scena che merita un applauso per come gli autori siano stati in grado di nascondere “in piena vista” (altro tema ricorrente della puntata) un elemento abbastanza palese. Come tutto questo si collegherà alla vendetta postuma di Moriarty, che dovrebbe essere centrale al prossimo e ultimo episodio “The Final Problem”, lo scopriremo molto presto.

La prossima puntata di Sherlock verrà caricata su Netflix il 16 gennaio.