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Secret window

Da un romanzo di Stephen King, un thriller psicologico con Johnny Depp, scritto e diretto da David Koepp, lo sceneggiatore di Carlito's Way.

secret window

12.04.2007 - Autore: Elena Dal Forno
di David Koepp Con Johnny Depp, John Turturro, Maria Bello, Timothy Hutton, Charles S. Dutton, Len Cariou.     Adattato da un romanzo di Stephen King, questo "Secret Window" prometteva sulla carta davvero molto: l'attore più famoso e bello del mondo, Johnny Depp, il thriller e la suspense che avrebbe dovuto regalare la trama concepita da uno scrittore acclamato ovunque e una regia interessante dati i precedenti di Koepp, sia come sceneggiatore (Panic Room, SpiderMan, Carlito's Way) che come direttore (Stir of Echoes che in America è stato un successo). Invece Koepp è fin troppo bravo a seminare nei primi ottimi - trenta minuti del film così tanti elementi che uno spettatore appena intelligente si accorge immediatamente di quello che sta succedendo e del probabile finale. Per questo la suspense viene meno, e forse, come ha scritto un critico americano, il vero protagonista del film diventa il divano. Poco male perchè in ogni caso la storia è un ottimo esercizio di stile anche se trita e trita temi già molto esplorati dal cinema, dal blocco creativo dello scrittore (ma per un film di ben diversa qualità si veda alla voce "Barton Fink" dei fratelli Coen), a quello della doppia personalità che sfocia in schizofrenia (ma qui si vedano "Shining" e "Misery non deve morire" che vedono sempre lo scrittore come protagonista).   Si tratta dunque di capire cosa ci sia dentro quella finestra segreta che è la testa di uno scrittore in crisi. Mort Rainey è infatti in crisi con la sua professione, è in crisi con la moglie che ha trovato a letto con un altro e che poi ha lasciato, è in crisi con sè stesso. Si rifugia per trovare un po' di calma, anche troppa, in una casa in mezzo ad un bosco, dove passa le giornate in compagnia del suo cane e del divano, fedele compagno ad ogni ora del giorno e della notte. Si ciba solo di patatine e cerca di resistere alle tentazioni, come quella di fumare, prendendosi in giro. Ogni tanto lo assale qualche flashback di felicità coniugale perduta, cerca di scrivere qualche riga con largo insuccesso,ma per il resto sembra che la sua attività cerebrale sia ridotta allo zero assoluto. Un tipo gigione e indolente che calza a pennello a questo Depp più spettinato e trasandato che mai, per la gioia delle sue numerose fans che lo troveranno adorabile. Ma un giorno, a riattivare i suoi neuroni viene a trovarlo uno strano personaggio che lo accusa di plagio. Si tratta di Shooter, un abile e inquietante John Turturro che veste i panni dello psicopatico contadino del Missouri che ossessiona lo scrittore. Da questa prima visita segue una fitta serie di eventi che proseguono con varie sparizioni e morti, strane scritte sui muri, improvvisi incendi ed altre amenità del genere che culmineranno nel Gran Finale. Perchè, come si dice lungo tutto il film, "l'unica cosa che conta è il finale".   Appunto, il finale. Tutto da godere perchè finalmente si balza sulla sedia dopo il torpore causato da un eccessivo indugiare sul dramma "familiare" dello scrittore. Siamo in un film su un marito tradito e disperato o in un thriller che dovrebbe mozzare il fiato? Finalmente sguardi torvi, ghigni di cattiveria e spietata efferatezza criminale restituiscono quel pugno sullo stomaco che abbiamo aspettato per oltre un'ora e mezza. Finalmente si spalanca quella finestra su sè stessi e sulla propria vera natura che come dice il trailer "non andrebbe aperta mai".