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Scomparsi dalla TV: che fine ha fatto Kirk Cameron di Genitori in blue jeans?

Da teen star spregiudicata a fervente cristiano evangelico; ecco la trasformazione di una figura culto degli anni ‘80

Genitori in blue jeans

Genitori in blue jeans

20.07.2018 - Autore: Alessia Laudati
Faccia da schiaffi, ciuffo voluminoso come voleva la moda tricologica dell’epoca e sulle spalle la fortuna di ottenere il ruolo di un personaggio abbastanza irriverente per una sitcom ‘famigliare’ di grande successo. Kirk Cameron è stato l’attore protagonista di Genitori blue jeans, celebre fiction statunitense andata in onda sulla ABC dal 1985 al 1992 e fenomeno rimasto a lungo all'interno della cultura di massa. Genitori in blue jeans è stata infatti per molto tempo la classica fiction per famiglie dove l’happy ending era scontato e dove venivano celebrati in ogni minuto la forza e la purezza dell’amore famigliare.



Al centro della storia i problemi di una famiglia della upper class americana formata da Jason (Alan Ticke) e Maggie Seaver (Joanna Kerns), i due genitori, e i loro tre figli Mike (Cameron), Carol (Tracey Gold) e Ben (Jeremy Miller). Cameron ha avuto per 166 episodi il ruolo del figlio più grande, personaggio ironico, divertente, furbetto, incorreggibile piccolo Mike Seaver. A ogni suo sorriso in TV uno stuolo di ragazzine sospirava e sognava di averlo come amico, fidanzato o semplice confidente. Il successo della serie trainata anche da una storica sigla di apertura fece il resto per catapultarlo ufficialmente nel mondo dorato delle teen star. 
 
Tuttavia la sua immagine fresca dura solo qualche anno dopo la chiusura dello show, che nel 2014 perde uno dei suoi volti storici; quello di Alan Ticke scomparso prematuramente.

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Dopo la chiusura di Genitori in blue jeans Cameron è protagonista di Kirk, serie TV dove interpreta un giovane fumettista, andata in onda nel 1995 e nel 1996. Dopo questo ruolo la sua stella comincia a svanire. Successivamente recita in qualche film TV e ritorna nel ruolo di Mike Seaver nel film per la televisione Growing Pains: Return of the Seavers. Un impatto sulla sua carriera e sui suoi ruoli sembra averlo avuto un cambiamento spirituale vissuto già sul set di Genitori in blue jeans. Come ha raccontato nella sua autobiografia, all’età di 17 anni tramite i genitori di una sua ex fidanzata incontra la fede cattolica evangelica e ne rimane impressionato al punto da abbracciare il credo con convinzione e rigore. Questo cambiamento, come lui stesso ha raccontato, gli crea alcuni problemi con gli spunti della sceneggiatura della sit com e numerosi attriti con il cast produttivo. 

 
Nel 2002 fonda con Ray Comfort, il ministero religioso della The Way of the Master che dà vita anche a uno show televisivo con lo stesso nome e a una trasmissione radio. Nel novembre del 2009 Cameron e alcuni suoi collaboratori distribuiscono in numerosi campus universitari americani versioni corrette del libro di Charles Darwin L’origine della specie. Un’operazione che ha evidenti legami con la dottrina del creazionismo di cui Cameron è fervente sostenitore. 
 
Nel 2008, dopo una serie di progetti non particolarmente degni di nota, è la star del film indipendente Fireproof, una pellicola a basso budget che ottiene un inaspettato successo. 
 
Nel 2012 dichiara durante un’intervista alla CNN di ritenere l’omosessualità ‘contro natura’ e ‘distruttiva’. L’attore negli anni continua a far parlare di sé soprattutto per il suo fervente credo religioso. Tuttavia nel 2014 recita da protagonista in Saving Christmas un film sbarcato al cinema con una curiosa operazione di mercato. Nella pellicola Kirk interpreta se stesso mentre cerca di convincere un finto fratellastro dell’importanza di considerare il Natale come festa cristiana votata al rispetto dei valori di uguaglianza e di solidarietà e non come occasione per spendere denaro. Il film ha ricevuto una pessima accoglienza da parte del pubblico. Un segnale che forse il legame tra personaggio pubblico e vita privata, quindi anche religiosa, ha ormai varcato un confine ben preciso.