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Sabrina Salerno compie 50 anni, ecco 5 cose in cui ha trasgredito prima di tutte

Sì c’entra qualcosa anche Belen e la sua farfallina sanremese

Sabrina Salerno in Fratelli d'Italia

Sabrina Salerno in Fratelli d'Italia

15.03.2018 - Autore: A.L. (Nexta)
È un ritornello vecchio come il mondo. Quando una donna usa il proprio corpo e la propria sessualità per prendersi la scena e diventare oggetto del desiderio, è lei che conduce il gioco, oppure è destinata solo ad essere ammirata e desiderata nella passività degli sguardi? È oggetto o soggetto?

 
Chiedetelo a Sabrina Salerno, che compie 50 anni il 15 marzo 2018 ed è stata negli anni ’80-'90 un’icona assoluta di trasgressione. Un personaggio che ha unito talento musicale e da performer alla capacità di mettere insieme suoni dance ed esibizioni conturbanti in un'immagine sempre sensualissima. Tutto questo al punto da riscuotere un grandissimo successo di pubblico e di immaginario anche a livelli internazionali e riuscendo a esibirsi negli anni un po' in tutto il mondo, dalla Francia alla Russia

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Nata a Genova e diventata poi simbolo degli anni ’80 alla pari dei fazzolettini all’eucalipto, dei colori fluo, della commedia sexy - vi ricordate i suoi ruoli in Fratelli d’Italia e Grandi magazzini? - ha saputo sfruttare il proprio corpo per essere protagonista grintosa dello spettacolo italiano. Lo ha fatto abbastanza in anticipo sui tempi in modo da dettare legge sulla propria immagine ultrasexy e costruendola in prima persona. Anche se a scoprirla è stato un uomo, Claudio Cecchetto, a volersi bene per prima è stata lei, indossando quei bikini striminziti e argentati in piscine sempre troppo piccole per contenere le sue forme abbondanti e sorridendo dritto in camera, ammiccando senza paura. 

 
Dire ‘Sabrina Salerno’ vuol dire vendere un sogno peccaminoso, ma anche richiamare un'immagine pubblica fatta di corpo e personal brand, ossia forme esibite, voce, melodie da italo disco, e soprattutto vuol dire avanguardia artistica, taglio del traguardo in anticipo sui tempi stabiliti, arrivare alla base del successo femminile in anni in cui il ruolo delle donne, se voleva essere di rottura, era soprattutto quello di associare la sessualità esibita all’esercizio del potere.
 
La festeggiamo così. Ricordando le cinque cose dove Sabrina è stata più trasgressiva prima delle tante altre donne che volevano vendere pubblicamente il sogno di un amore o di un amplesso. 
 
È stata la Madonna italiana
Inutile che pronunciate ‘oooh’ implosi di esagerazione nel leggere questa affermazione. Sabrina Salerno è stata una famosissima esponente della italo disco; la dance prodotta in Italia e caratterizzata da battiti per minuto lenti e da melodie orecchiabili fatte di sintetizzatori e ritornelli appiccicosi. A questo, come la signora Ciccone, la cantante ha abbinato un’identità sexy e trasgressiva. Seni scoperti in diretta, bustini sadomaso, lingerie indossata sul palco. Con questo mix di ingredienti ha scalato le classifiche internazionali ed è arrivata terza in quella britannica con Boys Boys Boys del 1987, prima italiana a riuscire nell’impresa. Non vi ricorda qualcuno?

 
Ha reinterpretato Lady Marmalade prima di Moulin Rouge
Ben prima che la cover del pezzo di Labelle fosse usata per la colonna sonora del film Moulin Rouge!, la Salerno ne aveva individuato il potenziale musical-erotico con una sua cover realizzata nel 1987. Per dire, è arrivata prima di Christina Aguilera e All Saints che ne hanno registrato una loro versione.
 
Nuda a Sanremo prima di Belen
Prima che la farfallina dell’inguine di Belen facesse parlare di sé più dei cantanti in gara, era già arrivata Sabrina. Nel 1991 sale sul palco del Festival con Jo Squillo per cantare Siamo donne e lo fa provocatoriamente e letteralmente in mutande; sgambatissime perlopiù. Ok forse dovremmo più parlare di costume di scena, visto il contesto, ma se escludiamo una giacca coprente lungo i fianchi, e il microfono, poco altro oltre un bikini striminzito era lì a coprire le forme della Salerno. 

 
 
Ha detto no alla chirurgia estetica
Nonostante fosse un po’ il tormentone di quegli anni, con la sua ‘rivale’ Angela Cavagna, la quale metteva in dubbio pubblicamente la natura generosa delle forme in una guerra all’ultima curva, la Salerno è stata, ed è, una maggiorata naturale. Ora dopo un grande boom della chirurgia estetica, qualcuno sventola l’assenza di silicone come un primato. Ci aveva già pensato Sabrina. 
 
Ha messo in dubbio un vecchio modello di mascolinità
Nel 1995 in televisione cantava Maschio dove sei?, anticipando un po’ quella riflessione sul ruolo del maschio nella società che è invece argomento acceso di dibattito nella nostra modernità. Tra gioco, presa in giro e messa in campo di qualche stereotipo superato, la domanda era al tempo gà più che valida.