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Prima o poi arriva Mazzocchi

Eccolo in una nuova prova per cacciare via il suo passato di giornalista sportivo e calarsi nei panni del presentatore di programmi di intrattenimento. Marco Mazzocchi è alla guida di venti concorrenti alla prese con la storia. In un quiz che è aperto a tutti.

Marco Mazzocchi

12.04.2007 - Autore: Maria Elena Capuano
C’è un ennesimo gioco a premi sui nostri palinsesti, questa volta di Casa Rai. Alle 12.30 su Raidue, infatti, va in onda ”Prima o Poi”, una prova di cultura generale per casalinghe, pensionati e quanti sono a casa prima del Tg. Si tratta di identificare le giuste date, o meglio, la giusta cronologia di fatti, avvenimenti, personaggi dello scorso secolo.   Ricco il montepremi. “Prima o Poi” nasce come programma-traino al telegiornale delle 13 di Raidue e vuole mettere alla prova le conoscenze e la memoria degli italiani.   A fare il maestro di scuola è Marco Mazzocchi, che finalmente si sta scrollando di dosso il ruolo di giornalista sportivo che per tanto tempo gli aveva limitato il raggio d’azione. Prima con il successo dell’”Isola dei Famosi” in cui è stato abile conduttore dall’isola, inviato speciale di Simona Ventura, ha dimostrato di essere un simpatico personaggio a metà tra un tutor e un sostenitore, vero punto di riferimento dei poveri isolani, spettatore e portavoce di eventi d’ogni sorta.   E così, la sua corsa verso il mondo patinato dell’intrattenimento continua ininterrotta con un altro programma, mettendo da parte, almeno per ora, la sua passione, il suo battesimo televisivo: lo sport. Certo, il dilemma del suo quiz possiede già una risposta: poi. Infatti, il nuovo programma sembrava dovesse partire il 2 febbraio, ma la data dello start up è stata prorogata di una settimana. Mazzocchi, ha dovuto attendere un poco prima del nuovo debutto per permettere alla Clerici di comprimere i suoi tempi e lasciare spazio al nuovo arrivato.   Mazzocchi si dice soddisfatto del suo programma che dichiara essere un quiz democratico: aperto a tutti. Certo sembra un sociologo che ogni giorno arriva nelle nostre case con il suo taccuino e il compito di testare il livello culturale dell’italiano medio. Ma lo fa con professionalità, con la serietà che gli è propria, con simpatia e energia, quelle che gli leggiamo negli occhi e nella voce quando è impegnato nei dibattiti sportivi e ingoiato nei ritmi del calcio della domenica. Il conduttore romano sa che gli è stato ceduto un bel fardello: quello di dare un po’ di vitalità al Tg del pranzo, visto che per quello della cena ci pensa il vulcanico, logorroico, divertentissimo Bonolis.   Certo, deve fare i conti con i grandi del quiz di casa nostra. Secondo noi a stento regge il confronto, anche se in un’altra fascia oraria. In fondo, prendi una consolle, prendi un computer che ti invia le domande, prendi un concorrente, il pensiero va subito ad altri personaggi che forse tengono testa meglio agli attacchi degli agguerriti concorrenti. Sarà che ormai siamo abituati, ma ha un viso un po’ stereotipato, va bene per la figura cucitagli addosso di inviato della Ventura in mezzo a quel baraccone di matti. Va bene per ”La Domenica Sportiva”, per i Tg speciali sul ciclismo, le Olimpiadi, ma per un quiz semi-serio, forse non é poi troppo \'azzeccato\'.
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